Nuovo appuntamento con la musica antiqua a Bra. Venerdì 11 novembre alle ore 21, alla chiesa di Santa Chiara a Bra, va in scena l’Ensemble Orfeo Futuro. Questo è composto da Giovanni Rota (violino e maestro di concerto), Rebeca Ferri (violoncello), Michele Carreca (tiorba e chitarra barocca), Gilberto Scordari (clavicembalo).
Il programma del concerto prevede un percorso di brani strumentali italiani e francesi intorno al compositore genovese di scuola napoletana Giovanni Antonio Guido e in particolare alla sua raccolta di Sonate del Libro I, che viene stampata a Parigi nel 1726 e consta di 6 Sonate tutte in tonalità maggiore. Si tratta di sonate "da camera" per violino con accompagnamento di Basso e Clavicembalo scritte tipicamente in stile italiano.
Il progetto è stato oggetto di una prima registrazione assoluta dell’integrale di tutte le Sonate per l’etichetta Da Vinci Classics.
L’evento è organizzato dall’associazione Amici della Musica di Savigliano, realtà attivo ormai da 40 anni che promuove diverse rassegne in tutte la Provincia. Il direttore artistico Ubaldo Rosso: "L’ensemble Orfeo Futuro, gruppo strumentale di produzione dell’Associazione Sentieri Armonici, nasce nel 2012 e prende il nome dalla Sonata per violino e basso continuo di don Marco Uccellini tratta dall’opera quarta del 1645. Fa il suo debutto nella XVI edizione del Theate Mvsica Antiqva Festival a Chieti e svolge attività concertistica in diverse città in Italia e all’estero. Il suo obiettivo è far rivivere il repertorio cameristico che va dal 1600 ai primi anni del 1800 attraverso l’uso di strumenti originali d’epoca o copie abbinati ad una prassi esecutiva filologica, all’utilizzo di fonti originali necessarie alle performance. L'utilizzo di strumenti storici, risulta essere il mezzo fondamentale per una attenta emissione sonora, strettamente legata all'imitazione della natura e alla voce umana, precetti propri dell'estetica sei settecentesca. Il loro repertorio è vasto e abbraccia gran parte della musica da chiesa dei sec. XVII e XVIII con particolare attenzione alla scuola strumentale napoletana".