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Attualità | 07 novembre 2022, 14:52

Il mondo della neve della Granda pronto a ripartire: aumenti del 20% e skipass dinamico

Si guarda al ponte dell'Immacolata per la riapertura. Con mille incognite, dalla neve ai costi energetici. Il 3 dicembre a Cuneo una giornata di festa con "Il villaggio della neve"

Il mondo della neve della Granda pronto a ripartire: aumenti del 20% e skipass dinamico

Tra un mese, come ormai da diversi anni, dovrebbe inaugurare la stagione sciistica, che coincide con il ponte dell'Immacolata.

Le stazioni sciistiche della Granda guardano a quella data con fiducia, anche grazie alla recente nevicata che ha imbiancato alcuni degli impianti in quota. Neve assolutamente non sufficiente, ma un segnale che viene interpretato in modo positivo.

Ripartenza in un contesto pieno di incognite. Dai costi energetici, più che triplicati, alla neve, appunto. Non tutte le stazioni della provincia sono dotate di impianto di innevamento e, comunque, senza una buona base, sparare la neve artificiale è decisamente più complicato. E ovviamente costoso.

Tutte cose da valutare in base a quanto accadrà, a livello meteorologico, nelle prossime settimane. Nel frattempo, però, un po' di programmazione è stata fatta.

Nei giorni scorsi i gestori di impianti si sono ritrovati sotto la bandiera di CuneoNeve, il brand di Confindustria Cuneo che raggruppa tutte le stazioni sciistiche del Cuneese. Roberto Gosso, il presidente, ha evidenziato come ci sia la volontà di aprire. "E' l'obiettivo di tutti", ha ribadito. 

Le piccole stazioni - da Entracque a Pian Munè - aumenteranno il giornaliero di circa il 20%. "Un aumento che in nessun modo coprirà l'aumento dei costi. Bisognorebbe decuplicare il costo dello skipass per riuscirci, cosa ovviamente non pensabile", continua Gosso.

Le grandi stazioni invece - Riserva Bianca e Mondolè - si orienteranno sul biglietto dinamico, mutuato dalle compagnie aeree. Prima si prenota e meno si paga. La volontà è quella di portare gli utenti a comprare lo skipass solo online, anche per avere meno personale alle biglietterie.

"Questo consentirebbe un risparmio. Si sta riflettendo sulla possibilità di anticipare la chiusura di un'ora e di diminuire la velocità degli impianti di risalita. Stando ad uno studio del Politecnico, anche questo consentirebbe un risparmio. Sono tutte misure non risolutive, ovviamente, ma un po' aiuteranno. Sull'aumento dei costi, evidenzio che un 20%, con l'inflazione al 9%, si traduce in un 10%. Di meno non si può fare. Se sembra troppo, mi limito ad evidenziare quanto costi una giornata al mare per lettino e ombrellone. E gli stabilimenti balneari non hanno sicuramente i costi di un impianto sciistico", conclude Gosso.

Tutte le novità saranno presentate il prossimo 3 dicembre, quando in via Roma verrà allestito il "Villaggio della neve". Saranno presenti tutte le stazioni sciistiche e tutto il mondo che ruota attorno al turismo invernale. Il programma sarà annunciato a breve.

Barbara Simonelli

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