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Scuole e corsi | 09 novembre 2022, 15:16

Al Comprensivo di Busca un esperimento unico: famiglie, docenti e alunni scrivono insieme il Patto educativo

E' la prima volta che succede nella nostra provincia. Di solito il patto educativo viene scritto dalla scuola e fatto firmare ai genitori. Alla serata di presentazione, in programma oggi alle 18, saranno presenti più di 200 genitori

Al Comprensivo di Busca un esperimento unico: famiglie, docenti e alunni scrivono insieme il Patto educativo

Chiunque abbia un figlio che va a scuola sa che esiste un Patto educativo tra scuola e famiglia. Una serie di regole di comportamento e di impegni reciproci.

Allo stesso modo, chiunque abbia un figlio che va a scuola sa che il compito di un genitore è quello di leggerlo e firmarlo.

Non è così al Comprensivo Carducci di Busca, come spiega il dirigente Davide Antonio Martini, che evidenzia come si potrebbe trattare del primo caso in provincia di Cuneo.

Il patto educativo è stato un lavoro di costruzione che ha coinvolto, per diversi mesi, nello scorso anno scolastico, insegnanti, genitori e studenti della scuola media.

Un lavoro che ha portato al confronto e che ha consentito di vivere la scuola in un modo diverso, partendo dai propri ricordi e dal proprio vissuto per provare a costruire un patto che tenga conto delle istanze di tutti i coinvolti, a partire, appunto, dagli studenti.

"E' emerso, in modo abbastanza trasversale, il bisogno di regole chiare, di un linguaggio univoco. Spesso è proprio l'uso delle parole a creare distanza e frantendimenti", evidenzia Martini.

E' stato un lavoro lungo e coinvolgente, che ha visto davvero una grande partecipazione.

La sintesi delle istanze emerse - quindi il Patto educativo - verrà presentata questa sera alle 18 al Teatro Civico di Busca. Hanno confermato la presenza oltre 200 genitori. "Ci pare un risultato importante nell'ottica di un patto reale di comunità dove tutte le anime della scuola sono coinvolte", commenta ancora il dirigente, tra i primi, sempre in Granda, a credere nel metoso della "scuola senza zaino" e sempre attento a cogliere spunti e novità che possano far bene all'istituzione scolastica. 

"Lo scopo finale era quello di creare un patto che fosse condiviso, non calato dall'alto, che non portasse sempre e solo una visione".

Barbara Simonelli

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