Continuare a credere nel territorio. Questo il messaggio, forte e chiaro, che si è levato durante la giornata di inaugurazione della nuova sede della Confartigianato Cuneo in via Aldo Moro 6 a Ceva.
Una struttura più grande e funzionale, dove le novità dei servizi non mancheranno per i suoi oltre 300 soci iscritti, che rappresentano circa la metà delle PMI del territorio.
E, prima del classico taglio del nastro e della visita ai nuovi locali, Joseph Meineri, direttore della Confartigianato Cuneo, ha presentato la serata, mentre la giornalista Paola Scola ha moderato la tavola rotonda in cui gli ospiti Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, Luca Robaldo, presidente della Provincia di Cuneo, Antonio Claudio Scajola, presidente della Provincia di Imperia, e Luca Crosetto, presidente della Confartigianato Cuneo, hanno riflettuto sulle infrastrutture relative alla viabilità nella Val Tanaro, e non solo, per poter dare risposte sullo stato dell’arte di alcune importanti opere viarie tra basso Piemonte e Liguria, nella speranza che alcune di queste possano vedere la luce in un futuro non lontano.
Si è parlato della SS2, delle strade di collegamento in Val Roja, della Arma di Taggia-Cantarana, dei 3600 km di strade provinciali gestiti dalla Provincia, del ponte a Garessio, delle difficoltà di spostamento nelle valli montane.
Tutti argomenti che si spera possano avere risposte a breve, come ha sottolineato con ottimismo Alberto Cirio, perché la Regione Piemonte ha a cuore la viabilità di tutto il Piemonte.
Tra la platea presenti anche il vescovo di Mondovì monsignor Egidio Miragoli, che ha benedetto i presenti e augurato un futuro di unione e continua collaborazione, Mauro Gola, presidente Confindustria Cuneo, Michele Quaglia, la parlamentare Monica Ciaburro, il presidente Confartigianato per la zona di Ceva Enrico Molineri e il suo staff, il sindaco di Ceva Vincenzo Bezzone e numerosi primi cittadini della zona.
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Il dibattito ha poi lasciato spazio al momento clou della giornata: la premiazione delle imprese cebane e del territorio che da 35 e 50 anni lavorano per valorizzare e far crescere questo territorio del Sud Piemonte, dove la Liguria è a pochi chilometri di distanza, e dove c’è voglia di continuare a credere in questa terra, come testimoniato dalla presenza della Confartigianato, che vuole accompagnare la qualità dei mestieri dei suoi soci a livelli che meritano.