Un grande numero di persone, non soltanto verzuolesi, sono intervenute alla presentazione della tesi di laurea magistrale dal titolo “Il castello di Verzuolo, un bene da riconnettere al patrimonio castellano saluzzese”, organizzato dall’Associazione per la tutela del patrimonio culturale verzuolese.
La presidente dell’associazione - Alessandra Sandri - ha introdotto i relatori, i giovani architetti Alex Barbero, Gerardo Bonito e Fabio Calosso i quali, con competente professionalità, hanno presentato il loro lavoro di ricerca e di progettazione. Numerose le immagini dell’esterno del castello e degli interni, ancora parzialmente arredati, attraverso le quali sono state illustrate le varie fasi storiche: dalla fondazione ai primi interventi del fortilizio nel corso del XV e XVI secolo, da fortezza difensiva a dimora signorile (secoli XVI- XVIII); dagli ultimi interventi alla fine del 1800 - inizio ‘900 fino al suo abbandono.
La serata ha permesso ai verzuolesi di coltivare un sogno: se da un lato il castello non potrà tornare ai fasti di un tempo, vi è però una ragionevole possibilità, anche ricorrendo ai rilievi topografici, fotogrammetrici aerei e digitali eseguiti dai tre architetti, di salvarlo dall'abbandono e restituirlo, un giorno non lontano, alla collettività.
Sono seguiti gli interventi dei relatori – i docenti del Politecnico di Torino, Carla Bartolozzi e Marco Roggero – i quali hanno elogiato la caparbietà, l’intelligenza e la professionalità con la quale i tre studenti si sono dedicati per oltre un anno a questo lavoro.
Al termine della serata alcuni nuovi soci hanno aderito all’ACV; la quota associativa rimane, anche per il 2023, di dieci euro.
L’incontro ha avuto il patrocinio del Comune di Verzuolo.