/ Curiosità

Curiosità | 26 novembre 2022, 10:02

La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba sposa il design: ecco l'alzatina "Sotto Sopra"

Realizzata in vetro macinato dalla cooperativa Eta Beta dell'artista Juan Cossola su idea dell'architetto Fabio Novembre. Allena, presidente Ente Fiera: "Abbiamo continuato a parlare di clima per preservare l'ambiente e questo accessorio lo incarna"

L'alzatina Sotto Sopra

L'alzatina Sotto Sopra

Alba, tartufo e artigianalità sono alla base di "Sotto sopra", l'alzatina realizzata per onorare il tartufo alla fine della Fiera attuale, e per arricchire il kit dedicato al diamante della terra.
Nella pertinenza del castello di Roddi è stato presentato questo accessorio alla presenza dell'architetto Fabio Novembre, autore dell'idea, e di Juan Crous, titolare della cooperativa Eta Beta che ha realizzato l'oggetto. Ha moderato la chiacchierata Axel Iberti.

Liliana Allena, presidente Ente Fiera, ha fatto gli onori di casa: "Nella pertinenza del castello Roddi viviamo momenti di arte, design, cultura.  Abbiamo presentato un oggetto che si aggiunge al kit degli accessori per il tartufo per crearne una identità maggiore. L'alzatina Sotto Sopra ne è un eccellente rappresentante. Siamo alla fine della fiera e le settimane sono volate nel proporre il nostro territorio e le sue eccellenze. Abbiamo continuato a parlare di clima per preservare l'ambiente e questo accessorio lo incarna".

Ambiente, tema principale di questa alzatina: "In questa alzatina c'è l'Alba sotterranea come piano su cui appoggiamo i tartufi e l'Alba che sta sopra alla base - come dice l'architetto Fabio Novembre che ha pensato all'accessorio - e incarna il rispetto della sostenibilità fatta con un vetro riciclato per ripartire da zero. Celebriamo il tartufo che è un diamante della terra. Ho pensato all'alzatina come simbolo per parlare di sostenibilità e ambiente. Un progetto naturale di creazione".

Juan Cossola artista e fondatore con la moglie di Eta Beta la cooperativa che dal 1992 parla di sostenibilità, spiega come è stata realizzata seguendo il principio del recupero: "Materia e mano d'opera sono fondamentali ed hanno costi diversi. Noi recuperiamo la materia e valorizziamo la mano d'opera. L'artigianalità come base che un pò si è dimenticata.
Abbiamo usato un vetro macinato di un'antica vetreria fiorentina. Siamo tornati all'intelligenza delle mani dove c'è il nostro secondo cervello. E ogni oggetto è unico perché artigianale e non ottenuto da stampi. Il colore è quello del vetro naturale senza aggiunta ulteriore".

Livio Oggero

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium