Dopo la fortunata “prima” di Andrea Dematteis alla Porta di Valle a Brossasco, l’autore rivelazione della Fusta Editore inizia un mini tour di presentazioni: sarà a Saluzzo, venerdì 2 dicembre alle ore 21 presso la sala Tematica – Il Quartiere - della Fondazione Amleto Bertoni in Piazza Montebello 1- Alla serata parteciperà il professor Mario Riberi Ricercatore in Storia del diritto medievale e moderno all’Università degli Studi di Torino autore della prefazione.
Sabato 3 dicembre l’appuntamento è a Savigliano, città in cui ha vissuto parte della sua vita il protagonista della storia, presso l’Ex Convento di Sant’Agostino in Piazzetta Arimondi, alle ore 16.
Qui sarà il giornalista Doriano Mandrile a incontrare i lettori saviglianesi.
Già fissata anche la data del 10 dicembre a Cuneo presso la Fondazione Delfino, ad introdurre l’autore sarà ancora Doriano Mandrile.
Questo è il primo libro della saga di Jacques Giacosa, che ha inizio a Revello, dopo il ritrovamento nella casa di famiglia di undici lettere datate tra il 1803 e 1814 e da cui si scopre che l’autore del carteggio risulta essere un suo antenato di cui si era persa la memoria e che, nato a Savigliano, fu protagonista di una storia travagliata fino a diventare poi Ufficiale della Grande Armée dell’Impero Francese al servizio di Napoleone Bonaparte.
Undici lettere scritte nella suggestiva grafia dei tempi andati, tra macchie di inchiostro e aloni bruni lungo le piegature. Ritrovate sotto due secoli di polvere nel solaio di una vecchia casa.
Lettere scritte dal fronte di guerre terrificanti, che un ignoto antenato, Giacomo Giacosa (Jacques), inviò alla giovanissima moglie Catterina (Cati) e al figlio Giuseppe, nato dopo la sua partenza.
Jacques, che era piemontese, di Savigliano, fu arruolato da Napoleone nel 1803 e prese parte alle campagne decennali della Grande Armée, uno dei più poderosi eserciti della storia.
Fu dichiarato morto in battaglia, a Toulouse, nel 1814. Ma proprio lì sta il mistero: stralci di una corrispondenza tenuta dal figlio mezzo secolo più tardi riferirono un segreto oscuro, ignorato per decenni. Ne emerse un dubbio atroce sulla sorte del padre, tuttora aperto perché i documenti rinvenuti nel solaio non rivelano se si scoprì la verità: Jacques sopravvisse alla guerra? E perché non fece ritorno?
Emergono i contorni di una vicenda davvero eccezionale, ricca di suggestioni: l’amore romantico che lega Jacques e Cati si scontra inesorabilmente con i complotti e con la guerra, in un crescente intreccio tra la Francia attraversata dagli ideali della Rivoluzione e il vecchio Piemonte nostalgico dell’ancien règime. Una vicenda che coinvolge in prima persona i grandi del periodo – Napoleone, Maria Luisa d’Austria, lo scaltro Talleyrand, Wellington – in un appassionante susseguirsi di intrighi e colpi di scena, che assume i contorni di un’incalzante spy story e tiene il lettore sul filo della tensione.