È stato condannato a un anno e quattro mesi di carcere perché aveva percepito circa 6.800 euro con il reddito di cittadinanza ma senza averne i requisiti.
Questa l’accusa avanzata dalla Procura di Cuneo nei confronti di un cittadino, M.G.
L’uomo, nel marzo 2019, aveva presentato la domanda per ricevere il contributo economico ma nell’agosto di quell’anno ricevette un provvedimento dal tribunale che disponeva allontanamento dalla città di Cuneo.
In quel lasso temporale il governo aveva modificato ii requisiti per l’accoglimento delle domande, stabilendo l’esclusione di tutti coloro che erano sottoposti a misura cautelare. Dunque, M.G. non avrebbe avuto il diritto di continuare a percepire il reddito, nonostante l’Inps lo avesse invitato, tramite messaggio telefonico, a presentare un’integrazione della sua domanda, specificando proprio questo aspetto.
Per la difesa dell’uomo, che ne ha chiesto l’assoluzione, il fatto che la domanda integrativa presentata online non fosse stata firmata digitalmente era un chiaro segnale del fatto che probabilmente l’imputato ne fosse all’oscuro.