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Attualità | 03 dicembre 2022, 15:50

La Caritas di Saluzzo ha inaugurato un co-housing per donne in difficoltà

In via Fiume, in due alloggi di proprietà di Enti diocesani. "Importante che le donne abbiano un luogo dove trovare alloggio e un aiuto a ripartire" afferma il vescovo Bodo che ha benedetto la struttura. Potrà ospitare fino a 15 persone

Il vescovo Bodo benedice la nuova struttura di co- housing femminile a Saluzzo

Il vescovo Bodo benedice la nuova struttura di co- housing femminile a Saluzzo

 

E’ intitolata a Santa Chiara d’Assisi la nuova casa per co-housing dedicata esclusivamente a donne che si trovano in difficoltà che la Caritas diocesana, ha inaugurato stamattina (sabato 3 dicembre) in via Fiume, a Saluzzo.

Sono sette stanze e ambienti comuni, con servizi in due alloggi messi a disposizione da enti diocesani. Potranno ospitare fino a 15 persone. Lunedì il primo accoglimento.

L’iniziativa nasce in sinergia con le Associazioni Penelope e Mai+Sole di Savigliano che si occupano di sostenere donne maltrattate ed in situazioni di fragilità socio-economica. 

La una nuova struttura d’accoglienza va ad aggiungersi a Casa Madre Teresa di Calcutta, inaugurata nel 2018, dove nei tre piani in via Sant’Agostino si trovano un dormitorio per i braccianti stagionali in condizioni socio- sanitarie precarie e un co-housing per singoli e famiglie alla ricerca di un approdo verso l’autonomia abitativa.

Casa Santa Chiara si aggiunge inoltre a Casa Monsignor Bona in corso Piemonte 63, un dormitorio maschile da 11 posti con annessa una mensa, riattivato nel febbraio 2021 e gestito dalla Caritas insieme alla Comunità Cenacolo.

Grazie ai fondi dell’8x1000 di CaritasItaliana e ad un contributo specifico della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, la Caritas diocesana diretta da Carlo Rubiolo e supportata nella gestione dei servizi dall’Associazione di volontariato AVASS presieduta da Tiziana Drago, ha realizzato numerosi interventi di adeguamento in via Fiume.

"Il 90 per cento degli arredi degli alloggi - spiega - Rubiolo è stato regalato da persone che volevano disfarsene. Speriamo che questa struttura possa dare sollievo a donne in situazioni di estrema fragilità, permettendo periodi di accoglienza, anche lunghi, attraverso un accompagnamento dedicato. Lo faremo anche grazie ad un gruppo di volontari “Custodi” , abbinando ciascuna donna ad un volontario, in modo da offrire loro un punto di riferimento specifico”.

Saranno seguite da assistenti sociali, volontari Caritas, dai frati minori di San Bernardino e dalle volontarie di Mai  + sole e  Penelope.

Un’esigenza, quella di intervenire a favore di persone particolarmente fragili, sentita non solo dalla Caritas, ma dal territorio intero, che negli ultimi due anni, complici la pandemia e la crisi economica, ha registrato un aumento delle persone scivolate in condizioni di povertà relativa, o peggio, assoluta".

La nuova struttura  è stata benedetta dal vescovo Vescovo Cristiano Bodo, davanti a numerosi volontari di sodalizi, all'assessora alle Pari Opportunità Attilia Gullino e al capitano dei Carabinieri Davide Basso.  “Casa Santa Chiara ha un profondo significato, in particolare perchè è un’accoglienza rivolta alle donne, per inserirle in un contesto dove possano seguire un percorso utile a ritrovare un posto di lavoro, una casa, riaffacciarsi alla vita. Per il nostro territorio, per Caritas e Diocesi è importante che anche le donne abbiano un luogo dove trovare alloggio e un aiuto a ripartire. Un luogo per riappropriarsi di quell’ottimismo ed energie necessarie ad affrontare la vita con più serenità.

Il nome ha un significato soprattutto spirituale: Santa Chiara è stata una donna coraggiosa, capace di andare contro tutti e tutto per seguire la propria vocazione". 

Auspico che le ospiti di questa nuova Casa ritrovino qui la forza per riprendere il bandolo della loro vita".

Il logo del servizio: una casa e una porta stilizzate dal valore simbolico è stato ideato da Valeria Cardetti ed è  ispirato alla Porziuncola che si trova all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli di Assisi, luogo in cui Santa Chiara venne accolta dopo la sua scelta di rinuncia e povertà.  

 

 

VB

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