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Politica | 03 dicembre 2022, 07:20

Racconigi, il sindaco sferza l’opposizione, ma tende la mano sul regolamento del Consiglio comunale

Oderda replica con durezza alle accuse della minoranza polemizzando con alcuni dei suoi esponenti, a partire dalla sua avversaria, Patrizia Gorgo. Poi, come viatico, lascia aperto uno spiraglio di dialogo pensando ai futuri amministratori

Racconigi, il sindaco sferza l’opposizione, ma tende la mano sul regolamento del Consiglio comunale

Nelle ultime settimane la vita politico-amministrativa di Racconigi ha registrato qualche turbolenza. La minoranza della lista “Patria Gorgo sindaco” ha chiamato in causa alcuni atteggiamenti ritenuti “poco democratici” della maggioranza e, in particolare, del sindaco Valerio Oderda.

Il sindaco ci ha chiesto un legittimo diritto di replica accettando di rispondere alle nostre domande proprio in merito ad alcune delle questioni emerse anche nel corso del Consiglio comunale di martedì scorso.

Sindaco Oderda, la minoranza le ha mosso recentemente critiche piuttosto pesanti, a partire dal bavaglio che lei vorrebbe imporre all’ opposizione sul tema delle interrogazioni. Che cosa risponde?

“È un atteggiamento che ritengo riconducibile al risultato elettorale che la lista Gorgo immaginava di tutt’altro esito rispetto a quanto è accaduto. In sostanza, avendo incassato, in fase preelettorale, la partecipazione del gruppo Tosello-Allasia, del Pd come partito di riferimento della Sinistra racconigese e di molti “giurassici” della politica cittadina, almeno sulla carta, la lista partiva con un vantaggio di 70 a 30 a suo favore. Poi, durante le fasi della campagna elettorale, la nostra lista è riuscita a ridurre questo differenziale benchè fossimo svantaggiati anche dall’aver governato in periodo pandemico. Infatti, tutte le amministrazioni delle città (Barge, Bagnolo, Savigliano) che erano state al governo sono uscite sconfitte. Aggiungo che Patria Gorgo non è riuscita a capitalizzare nemmeno il legittimo vantaggio di essere candidato donna, forse eccessivamente sbandierato”.

 

Mi pare di cogliere che lei ritenga che per Gorgo si sia trattato di una sconfitta più personale che non della sua lista. È così?

“I risultati elettorali in termini di preferenze sono stati chiari. La bocciatura dei candidati più vicini a lei confermano scelte sbagliate".

 

Si riferisce a qualcuno in particolare, Oderda?

“Basti pensare al triste epilogo riservato a Enrico Inverso, grande animatore della campagna elettorale, al già vicesindaco Adriano Beltrando, a Giuseppe Danese, che neanche dalla presidenza del Consiglio di Istituto è riuscito a trarre vantaggio. Fortunatamente per noi, la consigliera Gorgo ha considerato poco alcuni giovani che, invece, hanno ottenuto risultati importanti e che mi auguro davvero, da racconigese, possano essere il futuro della nostra città insieme ai  tanti giovani del nostro gruppo”.

 

Mi lasci dire, sindaco: voler tacitare le interrogazioni non mi è sembrata una mossa felice…Non crede che fosse una scelta diciamo così…poco democratica?

“Non si tratta di bavaglio, tutt’altro. La nostra storia politica lo conferma. Piuttosto è un tentativo di voler riportare il dibattito politico ad un livello che la città impone, peraltro al pari di quanto accade in Comuni anche più piccoli del nostro, semplicemente richiedendo che le interrogazioni e mozioni, salvo quelle di estrema urgenza, siano depositate con un po’ di anticipo. Certo richiede la capacità di elaborare quesiti tali da essere interessanti dal punto di vista politico. Nel caso poi si abbiano delle difficoltà nel redigerli, i funzionari comunali possono assistere i consiglieri in questo compito”.

 

Mi risulta che in passato in Consiglio comunale esistesse una sorta di “question time”…

“È vero che il Comune di Racconigi aveva utilizzato questo stile “question time” molte volte, ma va detto che, negli ultimi periodi, l’assenza di politici di esperienza aveva ridotto il momento delle interrogazioni e mozioni a scaramucce da bar, cosa poco edificante per un autorevole Consiglio comunale come il nostro. Credo ci sia la necessità di cambiare e crescere tutti, lo dobbiamo ai nostri cittadini”.

 

Sindaco, però almeno le bacheche abbandonate poteva lasciarle in uso all’opposizione, considerando che gli esponenti della minoranza erano disposti a recuperarle a loro spese. Perché si è opposto?

“Non si tratta di non voler concedere qualcosa a qualcuno. Le bacheche sono di proprietà e sono date in concessione a diversi soggetti per cui prima di poterle affidare a qualcun altro è necessario recuperare gli aventi diritto. In più l’unico partito che ha una grossa bacheca in concessione è proprio il loro partito di riferimento. Non credo proprio che nella eventuale rimodulazione di queste, finalizzata a dare spazi uguali a tutti, la lista Gorgo ne possa avere vantaggio”.

 

Siete anche stati sollecitati, come maggioranza, a rivedere il regolamento del funzionamento del Consiglio Comunale. Che cosa ne pensa? Come sindaco è disponibile ad accogliere questa richiesta?

“Siamo felici che l’ipotesi, per altro da noi stessi auspicata, di mettere mano ad una revisione in toto del regolamento stata ben accetta dal gruppo di minoranza. Spero davvero nei prossimi mesi si possa lavorare insieme su quelle che sono anche regole di dialogo e convivenza. Nella speranza che siano proprio i più giovani presenti in  Consiglio a concorrere alla loro riscrittura. Sono loro il futuro della città di Racconigi. Difficilmente lo saremo io o la consigliera Gorgo”.

GpT

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