/ Politica

Politica | 06 dicembre 2022, 13:35

Unione Popolare ha eletto il Coordinamento provinciale in assemblea a Cuneo

Il movimento afferente a Luigi De Magistris sta portando avanti un percorso di organizzazione e radicamento sul territorio

Unione Popolare ha eletto il Coordinamento provinciale in assemblea a Cuneo

Sabato 3 dicembre a partire dalle 17 si è tenuta, presso la sede del circolo "Rosa Luxemburg" di via Saluzzo a Cuneo, l'assemblea provinciale di Unione Popolare, la compagine politica afferente a Luigi Demagistris, nata dall'associazione di Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, ManifestA e DemA.

Il pomeriggio ha visto un intenso confronto sulla situazione politica regionale e nazionale, nonché l'elaborazione di strategie utili al radicamento del movimento sul territorio.

Contestualmente all'evento si é svolta l'elezione del coordinamento provinciale cuneese, che vede sei componenti under 36:

Lorenza Ameglio, già capolista UP di Piemonte 2 alle elezioni di settembre, Marco Baravalle, Sara Bezzi, Alessandro Carle, Alessio Giaccone, segretario provinciale di Rifondazione Comunista e Giulia Giraudo.

All'incontro hanno preso parte il segretario piemontese di Rifondazione Comunista Alberto Deambrogio e la consigliera regionale Francesca Frediani, eletta nel 2019 con il Movimento 5 stelle, poi confluita nel gruppo misto e oggi formalmente aderente a Unione Popolare.

Alla consigliera abbiamo posto alcune domande:

Dopo la sua adesione formale a Unione Popolare sta visitando le varie province piemontesi, in cui si stanno nascendo i coordinamenti locali. Quali sono le priorità di UP per la nostra regione?


Unione Popolare è una forza politica sostenuta da vari partiti e associazioni, oltre a numerose persone della società civile, aperta alla partecipazione di tutte le cittadine e i cittadini che ne condividono gli obiettivi. 

Le sue priorità, in Piemonte come nel resto d’Italia,  sono: la pace, la difesa dei diritti, a partire dal diritto al lavoro, alla sanità e all’istruzione. Oltre ovviamente ai diritti civili, sempre più sotto attacco in questo periodo storico. Crediamo che sia più che mai urgente, inoltre, porre al centro del dibattito politico la difesa dell’ambiente e dei territori senza compromessi e compensazioni,  con l’obiettivo di contrastare seriamente e con determinazione il cambiamento climatico.


Lei che prospettive vede per questo governo regionale che, nella sostanza, poco si discosta dalla composizione di quello nazionale attuale?


Il governo regionale guidato da Cirio ha anticipato su molti temi una visione che attualmente viene riproposta a livello nazionale.  Lo slogan “Dio, patria e famiglia” sbandierato dalla Presidente Meloni è perfettamente in linea con alcune delle scelte già avviate a livello regionale: basti pensare al Fondo Vita Nascente, che destina risorse ai progetti delle associazioni pro vita, protagoniste di azioni piuttosto discutibili in passato,  o all’esposizione del crocifisso nell’aula del Consiglio Regionale, un luogo istituzionale che dovrebbe garantire il rispetto di tutte le sensibilità, religiose e non.

Iniziative che derivano da un approccio decisamente ideologico,  a fronte di un’attività politica piuttosto sgangherata e scomposta, che talvolta ha portato all’approvazione di provvedimenti giudicati successivamente incostituzionali, come nel caso del recente testo sull’urbanistica.


Per concludere, torniamo al suo percorso politico attuale. Perché avete scelto il termine "Unione" per definirvi? 


Unione Popolare vuole dimostrare che è possibile dar vita ad una sinistra unita e coesa su valori irrinunciabili e non negoziabili.

Spesso si fa riferimento alla sinistra come mondo litigioso e diviso: vogliamo provare a dimostrare il contrario, pur con l’idea di mantenere l’identità delle forze che aderiscono all’Unione. Siamo convinti, che così, con l’unione di anime finora distinte, ma con gli stessi profondi valori profondi, si possa realizzare il cambiamento politico, sociale e culturale di cui abbiamo bisogno.


E a questo punto allora, perché "Popolare"?


Il riferimento al termine Popolare vuole essere una chiara e netta contrapposizione a quella “Sinistra” che parla solo alle élite, che guarda gli interessi dei mercati, delle banche e delle imprese dimenticandosi dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati, di chi deve aspettare mesi per una visita medica, perchè non ha possibilità di rivolgersi al privato e di chi chiede una scuola aperta, sicura e inclusiva, che non lasci indietro nessuno, costruita per e con studenti, famiglie e docenti.

La combinazione dei due significativi termini si ispira poi al percorso portato avanti in Francia da Jean-Luc Mélenchon, che ha ottenuto un buon successo alle ultime elezioni politiche.

Abbiamo avuto modo di confrontarci con alcuni esponenti di questa forza politica, durante alcuni incontri organizzati in Val di Susa, e crediamo che anche il nostro Paese necessiti di un percorso di ricomposizione della Sinistra attorno a valori condivisi e lotte comuni, coinvolgendo i giovani e facendoli sentire nuovamente protagonisti del loro futuro.

Lavoreremo per questo obiettivo.

Fabrizio Biolé

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium