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Attualità | 07 dicembre 2022, 16:07

Quasi 13 milioni per il biodigestore di Borgo, la sindaca: "Il progetto risponda ai reali bisogni del territorio. Chiedo massimo rigore"

ACSR: "I prossimi passi sono revisione del progetto, avvio della gara, iter autorizzativo, realizzazione. Il tutto dovrà avvenire entro giugno 2026 come previsto dal PNRR”. L'ex assessore Fantino: "Dispiaciuto di questo finanziamento. Come comitato monitoreremo i prossimi passaggi"

L'area dove dovrebbe sorgere il biodigestore a Borgo San Dalmazzo

L'area dove dovrebbe sorgere il biodigestore a Borgo San Dalmazzo

La notizia è di ieri. 12 milioni e 851mila euro al Consorzio Ecologico Cuneese per il progetto biodigestore a Borgo San Dalmazzo della Acsr Spa dai fondi PNRR.

Parliamo della riqualificazione tecnologica dell’impianto di compostaggio esistente nel sito borgarino che consentirà la produzione di biometano grazie all’inserimento di una sezione di digestione dei rifiuti organici da raccolta differenziata e degli sfalci del verde per 45mila tonnellate annue. Un progetto approvato a maggioranza dall'assemblea dei 54 sindaci del Consorzio ma al contempo molto discusso e contestato a Borgo San Dalmazzo. Tanto da portare alle dimissioni dell'assessore Mauro Fantino a dicembre 2019 e anche alla creazione, nel 2020, del comitato “Stop Biodigestore”.

Un progetto sostenuto dall'ex sindaco Gian Paolo Beretta ma da cui l'attuale sindaca Roberta Robbione aveva preso le distanze già in campagna elettorale: "Questa amministrazione non intende trascurare ogni iniziativa che valorizzi il recupero energetico da fonti rinnovabili, ma è bene che a monte di ogni programma di valorizzazione delle risorse e attività green a cui si tende ci sia una reale efficacia ed efficienza del progetto e che questo si traduca in un beneficio diretto per la collettività. È fondamentale il passaggio con le colleghe e i colleghi del territorio per definire la strategia migliore, non possiamo permettere che si rischi di sprecare il denaro pubblico con progetti non calati sulla nostra realtà e sulle reali esigenze delle cittadine e dei cittadini. Seguiremo l'iter del progetto con i Presidenti Quiriti e Forneris che ringrazio sin d'ora per la grande disponibilità dimostrata. Chiederò il massimo rigore e di modulare il progetto affinché sia innanzitutto rispondente alle esigenze del nostro bacino".

A che punto è il progetto del biodigestore? Dall'Acsr dicono: “L’investimento, approvato dall’assemblea dei Sindaci per 13.400.000 euro a dicembre 2019 è stato revisionato nel primo semestre 2020 per l’avvio della gara. Lo stesso dovrà essere aggiornato alla data odierna. I prossimi passi sono quindi revisione del progetto, avvio della gara, iter autorizzativo, realizzazione. Il tutto dovrà avvenire entro giugno 2026 come previsto dal PNRR”.

Deluso l'ex assessore Mauro Fantino del Comitato Stop Biodigestore: “Sono estremamente sorpreso e dispiaciuto per questo finanziamento. Non si è valutato attentamente quanto è stato inviato. Se il progetto è sempre relativo a 40/45mila tonnellate è assolutamente sovrastimato. Acsr potrebbe trattarne al massimo 20 mila. Aspettiamo la revisione del progetto. Gira voce che si stia pensando di proporre due impianti da 20 mila tonnellate. Vediamo cosa succede. Come Comitato restiamo in allerta. Attendiamo il confronto allargato nelle sedi opportune tra i 54 Comuni soci azionisti dell’Acsr Spa. Sperando anche che tengano conto degli aumenti legati all'inflazione e ai costi delle materie prime”.

Cristina Mazzariello

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