Il 2022 si sta per concludere, abbiamo sentito l’assessore Lucilla Ciravegna per avere una panoramica sulle richieste di aiuto economico pervenute nel corso dell’anno ai servizi socio-assistenziali. Complice in particolare il caro bollette, la situazione non è delle più rosee, ma l’Amministrazione continua il suo impegno nell’aiuto alle famiglie più bisognose.
[L’assessore Lucilla Ciravegna]
"Per forza di cose si è verificato un aumento delle richieste, che hanno raggiunto un totale complessivo di 180. Agli utenti abituali se ne sono aggiunti altri, più del 50% del totale, che prima non si erano mai rivolti a noi. Questo, preciso, non riguarda solo Bra, ma gli 11 comuni che fanno capo ai servizi sociali territoriali. Abbiamo inoltre notato che spesso si tratta di famiglie non necessariamente senza entrata economica, ma con un lavoro, che però non basta a fare fronte alle spese".
Le richieste di aiuto economico pervenute nel corso dell’anno hanno avuto dunque questa priorità: affitto, bollette, supporto in senso lato (ad esempio per farmaci o alimentari), casa. Condizione fondamentale per ricevere il supporto, di massimo 1200 euro, è avere un ISEE inferiore ai 6 mila euro.
In quest’orizzonte, il Comune sta dunque adottando una serie di misure. "Prosegue la collaborazione con la Caritas cittadina, in particolare sul versante sull’analisi dei casi, per facilitare il coordinamento tra le realtà che si occupano di assistenza, evitando sovrapposizioni. La Caritas offre inoltre un Emporio Solidale, consentendo, a chi hai i requisiti, l’acquisto di prodotti validi a prezzi inferiore. A Bra è presente del resto un tessuto sociale molto forte: ci sono tante associazioni che aiutano nelle singole situazioni i cittadini. Infine, è previsto anche il Fondo sorriso, un prestito a famiglie in situazione di morosità fino a 5 mila euro tramite la Fondazione Mario Operti di Torino. Questo deve essere restituito nei 72 mesi successivi, pagando una rata a partire dal sesto mese", conclude Ciravegna.