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Cuneo e valli | 21 dicembre 2022, 08:01

Cuneo rimanda ‘all’anno prossimo’ la discussione sul nuovo ospedale: a gennaio la comparazione tra i progetti presentati

Date le analisi, ha detto Manassero, si potrà procedere con il dibattito. Boselli e Sturlese interpellano sindaca e maggioranza in merito agli ultimi sviluppi: “La si smetta con il gioco delle tre carte”

Il municipio di Cuneo

Il municipio di Cuneo

La situazione relativa al nuovo ospedale unico e al suo finanziamento sta raggiungendo la dimensione di un gigantesco gioco di prestigio: per fare chiarezza ci vuole davvero un mago, che evidentemente non c’è”.

Commenta così il consigliere comunale di Cuneo Giancarlo Boselli (Indipendenti) lo ‘stato dell’arte’ relativo all’iter di realizzazione del nuovo nosocomio della città, trattato nella prima serata dell’ultimo consiglio comunale dell’anno. Lui e Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) hanno presentato sull’argomento, rispettivamente, un’interpellanza e un ordine del giorno: la prima incentrata su eventuali novità, il secondo con la richiesta di organizzare un dibattito pubblico.

La sanità pubblica nel senso della politica sanitaria come da sempre intesa sta scomparendo – ha detto Boselli - ; la programmazione sanitaria e le grandi scelte non sono più appannaggio e responsabilità del territorio. Signora sindaca, io la vedo con la retina che va a caccia delle farfalle che la Regione racconta e promette e, in un contesto come questo, è ovvio che un privato decida di inserirsi”.

Comunque finisca la discussione dell’ordine del giorno organizzeremo un grande dibattito cittadino: la gente vuole capirci qualcosa, anche se voi state cercando con tutte le vostre forze di rendere privato un discorso che dovrebbe invece rimanere pubblico” ha concluso Boselli.

L’autore dell’ordine del giorno ha definito, in un modo simile a quello del collega, ‘incredibile’ la situazione dell’assessorato regionale: “Icardi viene qui, annuncia finanziamenti e poi il partenariato, ma di ufficiale non c’è nulla: sarebbe necessario, prima, assicurarsi dell’esistenza di un accordo ben chiaro e smettere di fare questo gioco delle tre carte, pena la confusione del cittadino”.

Sturlese ha anche toccato la questione relativa al ‘progetto’ della funicolare: “E’ tutto assurdo, una società privata non può decidere la mobilità della città”.

La maggioranza respinge l’ordine del giorno
L’assemblea ha, alla fine, respinto l’ordine del giorno. La maggioranza si è infatti espressa con alcuni interventi contrari: “Su un nuovo ospedale unico ubicato al Carle e pagato preferibilmente con risorse pubbliche il consiglio comunale si è già espresso con favore, così come importante è sempre stata l’attenzione per la  futura destinazione sanitaria del Santa Croce non più in attività” ha detto Stefania D’Ulisse.

In questa direzione vogliamo continuare a lavorare, come in quella del mantenere l’alta qualità dell’ospedale cuneese – ha aggiunto la consigliera - : bene il bel contenitore, quindi, ma serve anche salvaguardare il contenuto. Chiediamo trasparenza sui documenti e condivisione della discussione, ma basta rallentamenti nel processo verso il nuovo ospedale”.

Maria Lauria Risso ha ricordato come l’ente territoriale, ovvero il Comune, non ha alcuna competenza od obbligo istituzionale rispetto a qualunque aspetto della questione: “L’ordine del giorno rende evidente il chiaro disegno politico, non accettabile da parte nostra, di rimettere in discussione la scelta riguardante l’ubicazione del nuovo ospedale nella zona del Carle”.

La consigliera ha anche criticato il progetto della funivia: “Siamo del tutto contrari, la stessa cifra può essere utilizzata per completare e migliorare i collegamenti già esistenti”.

Manassero: “Da parte nostra preoccupazione ma anche tenacia”
La sindaca Patrizia Manassero ha sottolineato come non ci si trovi, ovviamente, ‘all’anno zero’: “Alcune cose sono confermate, come il decreto di 310 milioni di euro in finanziamenti INAIL, il piano ospedali in cui è inserito l’ospedale, le risorse nazionali a favore del nostro. Ma è chiaro che l’iniziativa del privato modifica profondamente le cose e rallenta la valutazione del progetto da parte nostra”.

Durante la conferenza di intenti è stato chiarito come, entro fine gennaio, il partenariato verrà messo a confronto con le necessità dell’ospedale, e analizzate le diverse fonti di finanziamento – ha aggiunto la sindaca - : a partire da quella data si potrà quindi chiarire la soluzione migliore. C’è preoccupazione da parte nostra, ma anche tenacia nel proseguire; solleciteremo la visione delle analisi comparative a partire dalla fine del mese prossimo, così da poter realizzare un confronto con cognizione di causa anche in consiglio comunale”.

Simone Giraudi

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