Attualità - 18 gennaio 2023, 15:22

In arrivo nuove strette sul fumo? Il parere dei cuneesi [VIDEO]

Si prospetta il divieto all'aperto in presenza di minori e donne in gravidanza, e il divieto anche alle e-cig al chiuso. In Italia il fumo di tabacco è risultato più diffuso nella fascia di età tra i 25-44 anni (circa 1 persona su 4)

In arrivo nuove strette sul fumo? Il parere dei cuneesi [VIDEO]

A vent'anni dalla legge Sirchia che vietò il fumo nei locali pubblici, arriva l'annuncio del Governo di una nuova stretta. A farsene portavoce è il ministro della Salute Orazio Schillaci, in audizione in Commissione Affari sociali della Camera.

L'intenzione è quella di estendere il divieto di fumo "in altri luoghi all’aperto in presenza di minori e donne in gravidanza; eliminare la possibilità di attrezzare sale fumatori nei locali chiusi; estendere il divieto anche alle emissioni dei nuovi prodotti non da fumo (sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldato); estendere il divieto di pubblicità ai nuovi prodotti contenenti nicotina e ai device dei prodotti del tabacco riscaldato".

Una proposta pensata per contrastare la mortalità per fumo e i costi sanitari. Secondo il Ministero della Salute, in Italia si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco oltre 93.000 morti (il 20,6% del totale di tutte le morti tra gli uomini e il 7,9% del totale di tutte le morti tra le donne) con costi diretti e indiretti pari a oltre 26 miliardi di euro (Tobacco Atlas sesta edizione). Per quanto riguarda i tumori, il tabacco è il fattore di rischio con maggiore impatto a cui sono riconducibili almeno 43.000 decessi annui.


Nel 2021, secondo dati ISTAT, i fumatori, tra la popolazione di 14 anni e più, sono poco meno di 10 milioni. La prevalenza è pari al 19%. Forti sono le differenze di genere: tra gli uomini i fumatori sono il 22.9% tra le donne il 15,3%. Il fumo di tabacco è risultato più diffuso nella fascia di età tra i 25-44 anni (circa 1 persona su 4).

Una stretta sul fumo che, nel tempo, ha portato ad un cambiamento nelle abitudini dei tabagisti. Come ci confermano diversi tabacchini del capoluogo, stanno sparendo i “grandi fumatori” che acquistavano stecche di sigarette. I giovani, probabilmente con meno disponibilità economica, comprano un pacchetto alla volta e molti di loro sono passati alla sigaretta elettronica, apprezzata anche per la grande varietà di aromi “che lascia un buon sapore in bocca”.

Apparecchi interessanti ma nessuno pensa all'ambiente? – commenta un tabaccaio -. La sigaretta elettronica usa e getta ha dentro una batteria e un dispotivo elettronico. I ragazzi dove le buttano? Dovresti smontarle ma nessuno lo fa”.

Di gran moda le sigarette con tabacco riscaldato, un prodotto entrato nel mercato solo recentemente (per la prima volta in Giappone nel 2016). Funziona inserendo una piccola sigaretta di tabacco all’interno di un apparecchio, che scalda il tabacco senza bruciarlo. Per questa ragione viene commercializzato come un prodotto meno nocivo alla salute, alternativo alla sigaretta. Il costo del macchinario? Dai 40 ai 100 euro con le ricariche che costano intorno ai 5 euro.

E i cuneesi cosa ne pensano? Abbiamo raccolto la loro testimonianza questa mattina, mercoledì 18 gennaio, sotto i portici del capoluogo. Qualcuno ricorda “con malinconia” i tempi in cui si poteva fumare al cinema, per altri sono momenti lontani e impensabili. “Fumavano tutti sul posto di lavoro e io, unica a non farlo, ero costretta a spostarmi”, ci racconta una signora.

Ci sono Paesi dove queste regole esistono da tempo.

In Svezia è vietato fumare al chiuso, ma anche in alcune aree all’aperto. A New York è vietato fumare in tutti i parchi pubblici, a Parigi ce ne sono decine “smoke free”. Su tutto il territorio della California è proibito fumare sigarette normali e sigarette elettroniche nei luoghi chiusi, ma anche in spiaggia e in strada se ci si trova a meno di 6 metri da ingressi e finestre di uffici statali.

La Nuova Zelanda li batte tutti con il divieto a comprare sigarette per i nati dopo il 1° gennaio 2009. La prima legge al mondo che vieta il fumo ai più giovani per rendere il Paese smoke free entro il 2025.

Situazioni al limite del proibizionismo”, commenta un fumatore accanito. “La coercizione è l'unica strada per non avere giovani fumatori e futuri malati”, ribatte un altro.

Insomma, pareri diversi e opposti che abbiamo raccolto in questo video:


giraudi - mazzariello

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