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Politica | 23 gennaio 2023, 19:01

Articolo Uno, dopo la scissione del 2017, rientra nel Pd

Il piccolo movimento, che aveva come segretario nazionale Roberto Speranza e coordinatore provinciale Fabrizio Botta, annoverava tra gli altri l’attuale consigliere di opposizione a Cuneo Giancarlo Boselli

Fabrizio Botta e Angelo Marchisio

Fabrizio Botta e Angelo Marchisio

“Di fronte a questa destra l’unità è una scelta politicamente e moralmente  obbligatoria. Credo ci sia bisogno di un momento di serietà. Non è un passaggio banale quello di oggi, soprattutto per me e per la mia comunità di Articolo Uno. Il 21 gennaio è una data pesante per a storia del nostro Paese. Costituente è per me la parola giusta. Ma con onestà dobbiamo dire che la parola non basta. Alla parola bisogna essere conseguenti ed essere capaci di riconnetterci con la società italiana e con quelle persone che non credono più nella politica. Nessuno può dare lezioni, ma c’è una montagna da scalare. Costituente vuol dire ricostruire un grande partito nazionale e popolare. Significa porre le basi per costruire l’alternativa alla destra che oggi governa l’Italia, una destra erede dei tempi più bui della storia del Paese e che ha il progetto di spaccare l’Italia con l’Autonomia e stravolgere la Costituzione con il presidenzialismo. Dobbiamo farlo per Parlamento e nel Paese. E’ una destra insidiosa perché ha preso i voti dei ceti popolari, dei ceti più deboli, delle periferie. Per me qui c’è una ragione di fondo anche nella scelta che stiamo compiendo”.

Così Roberto Speranza, segretario di Articolo Uno, ed ex ministro della Salute, ha annunciato, all’Assemblea Nazionale del Pd, il ritorno del suo mini-partito nella casa madre abbandonata per dissenso ai tempi di Matteo Renzi.

A Cuneo, in verità, Articolo Uno era “in sonno” ormai da tre anni, da quando l’ultimo (e unico) segretario provinciale, Fabrizio Botta, si era dimesso e nessuno più era stato eletto al suo posto.

Articolo Uno, piccolo movimento nato dalla scissione della sinistra interna al Partito Democratico, era stato costituito in ambito provinciale a Fossano nell’estate del 2017. Botta era stato designato coordinatore provinciale e Angelo Marchisio tesoriere. A far parte del Comitato provinciale erano stati chiamati: Giancarlo Boselli (Cuneo); Cesare Ferro (Bra); Gian Piero Moretto (Alba) e Valentino Piacenza (Cavallermaggiore).

Il movimento, sull’onda dell’entusiasmo iniziale, aveva organizzato a Cuneo un incontro con Massimo D’Alema, ma non è mai riuscito a radicarsi sul territorio tant’è che tre anni dopo lo stesso Botta aveva gettato la spugna e altri – Boselli in primis – hanno imboccato tutt’altre strade.

Commenta l’ex coordinatore provinciale Botta a proposito del ritorno nel Pd: “Diciamo che ci saranno scelte individuali di partecipazione o meno a questo prossimo congresso“.

GpT

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