Tra tutte le dichiarazioni che hanno seguito l’incontro dei capigruppo del consiglio comunale di Cuneo con la giunta e l’avvocato Vittorio Barosio – tenutosi nel pomeriggio di ieri (lunedì 23 gennaio) - , quelle delle forze di minoranza della città si possono facilmente ridurre a una singola presa di posizione: se sul contenzioso con la Tettoia Vinaj srl il Comune si fosse mosso in tempo, e comunque senza attendere la presentazione di interpellanze specifiche, la questione sarebbe ormai risolta.
Il contenzioso in essere tra l’ente e la società riguarda il pagamento dei canoni di gestione insoluti dal 10 luglio 2015 al 30 giugno 2021, per una somma pari a 263.715,64 euro, a cui si devono aggiungere 291.215,23 euro in oneri di monetizzazione dei parcheggi.
Il prossimo sette giugno il giudice fisserà i termini entro cui le parti potranno presentare memorie difensive e repliche. Probabilmente la sentenza dovrebbe raggiungersi entro la fine dell’anno.
Sturlese e Lauria: “Nessuna strumentalizzazione: tutti sapevano tutto”
A evidenziare lo stato delle cose, soprattutto, i consiglieri ‘responsabili’ di queste interpellanze – presentate nel 2019 – e cioè Ugo Sturlese e Beppe Lauria, presenti in prima persona alla capigruppo: pur riconoscendo all’avvocato Barosio la professionalità dimostrata nel corso dell’incontro, il primo specialmente rileva come siano “chiare le carenze della macchina comunale sia nel rapporto con i settori che con la guida politica”.
“Non si può andare avanti così, per anni, prima di decidere di incaricare un avvocato, soprattutto perché la srl si appiglia a un cavillo interpretativo capzioso per far valere le proprie ragioni – ha aggiunto Sturlese - . Mi pare chiaro che ci sia qualcosa che non quadra, anche se la maggioranza ci ha accusato di strumentalizzare la questione: pensiamo all’interesse della città quando rileviamo che, come amministrazione pubblica, certe azioni vadano realizzate con forza e anche se presentano rischi”.
D’opinione simile anche Lauria – che si è scagliato anche contro la presenza, tutt’altro che solita, degli assessori alla riunione dei capigruppo - : “Dalla pregevole relazione tecnica dell’avvocato abbiamo capito alcune cose – ha detto - . La prima, che se non c’eravamo io e Sturlese la questione non sarebbe mai uscita, e in secondo luogo che quando abbiamo presentato le interpellanze tutti erano già a conoscenza della verità. Se ci si fosse mossi in tempo a quest’ora saremmo già fuori da questo pantano”.
“Mi aspetto, ora, che la sindaca prenda decisioni forti – ha aggiunto Lauria - . Gli assessori hanno mentito, o non hanno fatto quanto dovuto, e qualcuno deve pagare. La politica risponde alla politica: chi ha sbagliato va rimosso”.
Il consigliere è poi tornato alla carica sulla questione degli effettivi pagamenti di Baladin, che in tettoia Vinaj trova posto: “Se Baladin, come parrebbe, paga, dovrebbe esporsi e chiarire il tutto e chiedere con la nostra stessa forza la risoluzione del contratto. Esiste la possibilità che nessuno paghi e il Comune rimanga a guardare?”
Le minoranze affondano, i dubbi sul contratto e sulle interpretazioni
A seguito dell’incontro si sono esposti anche Claudio Bongiovanni, Franco Civallero e Massimo Garnero.
“Non si può scendere troppo nei particolari essendoci una causa in atto, ma l’incontro di oggi è servito per chiarire la situazione – ha detto il primo - : l’avvocato ha spiegato le ragioni del Comune nella ricerca del risarcimento del canone, delle spese di monetizzazione e la risoluzione del contratto di gestione. La richiesta da parte nostra, ovviamente, è quella di un cambio di rotta; i tempi sono stati troppo lunghi e se ci sono delle responsabilità è giusto vengano fuori”.
“Sono contento ci siano state presentate delle date precise in merito al contenzioso legale che, non posso fare a meno di rilevarlo, è una perdita di tempo senza alcun guadagno per nessuno dei coinvolti – ha detto Civallero - . L’esito più soddisfacente sarebbe che l’immobile tornasse in possesso del Comune tramite passaggio diretto e senza il danneggiamento di Baladin. Nell’incontro, la sindaca ha difeso l’operato della giunta precedente ma forse sarebbe ora di riconoscere che qualche errore sia stato effettivamente fatto”.
I dubbi dell’esponente di centrodestra si ampliano però anche al contratto di gestione oggetto del contendere, che Civallero considera confusionario e poco chiaro: “Credo ci fossero problemi e abbozzamenti sin dal principio – ha detto – e il dubbio che non tutto quanto richiesto ci sia dovuto, purtroppo, c’è. Sono comunque convinto che, a sentenza conclusa, qualcuno debba prendersi le proprie responsabilità”.
“Chiare le mancanze, sia politiche che amministrative – ha detto Garnero - . Il contratto stipulato non ha tutelato in alcun modo il Comune e questo ha portato a enormi perdite di tempo e di denaro: se si fosse agito con forza prima il debito ora sarebbe inferiore. Attendiamo l’udienza del prossimo giugno e bene che vada sapremo qualcosa non prima di fine anno. Speriamo, almeno, che la città torni in gestione dell’immobile”.
Manassero: “Causa legale ultima spiaggia. Cercato mediazione per anni”
La sindaca Patrizia Manassero, la giunta e le forze di maggioranza hanno prodotto già nella mattinata di oggi un comunicato stampa ufficiale riguardante proprio la conferenza dei capigruppo, pubblicato anche dal nostro giornale.
“Più di quanto già detto e scritto non ho molto da aggiungere – ha detto la sindaca - , quanto conferito dall’avvocato Barosio ai consiglieri è stato chiaro in tutti i suoi passaggi: era logico esperire prima tutti i tentativi possibili per una mediazione che permettesse di ristabilire una corretta relazione tra le parti, e solo in ultimissima spiaggia arrivare a una causa legale. Esattamente quel che è successo”.
“Ci rendiamo conto che gli intervalli di tempo nel tenere questa linea spesso appaiono lunghi, e condivido la lettura che vede la necessità di trarre tutti gli insegnamenti possibili da una situazione come quella in essere, cosa già fatta nel mandato precedente con la presentazione del regolamento sulla monetizzazione dei parcheggi, una situazione prima non codificata che ha portato a incertezze specifiche” ha aggiunto la sindaca, che proprio come fatto nel comunicato stampa ha anche sottolineato la bontà dell’intervento PISU sull’area di piazza Foro Boario.
“Cercare una soluzione avvalendosi della mediazione e della discussione tra le parti è quello che abbiamo fatto – ha concluso Manassero - . Ricordo le discussioni realizzate in giunta nello scorso mandato, ma ricordo anche la condivisione di un indirizzo univoco su quanto è stato poi realizzato concretamente”.