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Attualità | 28 gennaio 2023, 14:13

"Corrado vedeva nelle piccole banche i grandi alleati dello sviluppo locale": Ghisolfi e la lezione di Sforza Fogliani

Il Banchiere internazionale e scrittore fossanese, venerdì a Piacenza, ha preso parte come relatore alla commemorazione dell'amico e collega scomparso un mese e mezzo fa, ricordando una serie di massime, episodi e aneddoti: "Abbiamo insieme condiviso le battaglie a favore dell'educazione e della divulgazione finanziaria, in un momento storico in cui pochi ancora erano convinti della sua necessità"

"Corrado vedeva nelle piccole banche i grandi alleati dello sviluppo locale": Ghisolfi e la lezione di Sforza Fogliani

Una persona saggia, con il grande dono dell'ironia garbata, abbinata alla precisione nelle analisi giuridico-sociali e alla capacità di comunicare al pubblico la propria straordinaria cultura.

Un eccellente innovatore, nelle modalità di fare giornalismo così come nello svolgimento del ruolo di amministratore locale e di presidente di Banca. 

Sono questi i tratti distintivi e ora l'eredità morale di Corrado Sforza Fogliani, l'Avvocato di Piacenza, che a un mese e mezzo dalla sua scomparsa, in un clima di commozione tuttora perdurante non solo nel contesto cittadino, è stato ricordato dai suoi più cari amici e collaboratori nella città natale alla quale ha dedicato vita, impegno e un numero infinito di attività e iniziative in tutti i campi dell'economia, della socialità e della promozione del patrimonio storico come pilastro inseparabile dalla visione futura. 

L'occasione è coincisa con la vigilia dell'inaugurazione dei due giorni di riedizione del festival della cultura della libertà, evento che ogni anno aveva in Sforza Fogliani l'ispiratore e il motore dei molti dibattiti, spunti e proposte al servizio del territorio con una proiezione sempre nazionale. Anche il programma di quest'anno porta la sua impronta e la dedizione che ha messo in campo fino agli ultimi giorni della propria esistenza, circondato dall'affetto incrollabile dell'amata famiglia e degli amici, colleghi e concittadini. 

In un gremito Palazzo Galli, che egli volle come Palabancaeventi per creare un luogo di dialogo continuo con le persone e con la comunità, la memoria di Corrado Sforza Fogliani è stata ripercorsa nei dialoghi e negli interventi della conferenza che ha scandito i vari e principali settori del suo immenso lavoro: dalla Banca alla missione forense e politico istituzionale, dalla carta stampata alla tutela del diritto di proprietà come fondamento di ogni libertà individuale e vera politica di emancipazione sociale delle persone. 

Un autentico combattente einaudiano, come ha ricordato il Professor Carlo Lottieri, inaugurando e coordinando il convegno alla quale hanno preso parte, per ciascuno dei settori tematici toccati, il Banchiere Beppe Ghisolfi, l'Avvocato Antonino Coppolino, l'Economista Pierluigi Magnaschi e il Presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa. 

"Fa un certo effetto tornare qui a Piacenza e non rivedere più Corrado Sforza Fogliani, che continua a essere però un riferimento saldo e fortemente attuale per ognuno di noi - ha ricordato in premessa Ghisolfi - Gli episodi più significativi della sua vita e del suo lavoro fanno parte del capitolo in cui è racchiusa la sua biografia che spicca per intensità in uno dei sette libri che ho scritto, i Banchieri pubblicati nel 2018. Egli mi raccontò l'episodio che da giovane, a seguito di una garanzia prestata a favore di un amico, lo aveva condotto a diventare prima socio, poi amministratore e infine Presidente, a soli 40 anni di età, della Banca di Piacenza, facendo di tale istituto di credito una istituzione finanziaria di progresso economico e culturale della città e di una vasta area geografica e un modello su base nazionale. Nel Palazzo dove adesso siamo riuniti, Corrado mi invitava sempre, per la presentazione dei miei scritti e per le molte iniziative che promuoveva nel campo dell'educazione finanziaria, disciplina di cui egli aveva colto fin dall'inizio il valore strategico sia per il cittadino, risparmiatore e investitore, sia per gli stessi istituti bancari, ciò che ha reso me e lui alleati oltre che grandi amici. Se adesso tale materia è divenuta patrimonio del dibattito italiano, il merito passa anche da Piacenza e da quanto lui ha fatto come Banchiere popolare, come vicepresidente di ABI e come presidente di AssoPopolari. Dalle nostre attività ha tratto origine lo spunto che ha portato Antonio Patuelli, vertice dell'associazione bancaria italiana, a sostenere la nascita di una fondazione espressamente indirizzata all'educazione finanziaria e affidata alla direzione dell'ottima Giovanna Boggio Robutti". 

In parallelo all'educazione finanziaria, e non separabile da essa, è il ruolo svolto a difesa del radicamento geografico dell'attività di raccolta, amministrazione e impiego del risparmio. "Corrado - ha proseguito il Professor Ghisolfi - comprese fin dall'inizio i rischi di una venuta meno degli istituti di territorio e del loro assorbimento in grandi gruppi talvolta a controllo estero, a causa di legislazioni che mettevano a rischio l'autonomia anche di quelle banche con indicatori perfettamente sani e in regola. Altri Paesi hanno compiuto scelte diverse da quanto deliberato in Italia, tanto che per esempio gli Stati Uniti d'America si caratterizzano per la capillarità della propria rete bancaria affidata a una pluralità di enti creditizi, mentre da noi le Popolari sono state rese scalabili con la trasformazione in società per azioni e le casse di risparmio, in precedenza almeno una per ogni provincia, sono state ridotte a cinque su tutto il territorio nazionale". Questo, come venne evidenziato a più riprese da Sforza Fogliani nella sua produzione manualistica e saggistica, ha comportato l'altra inevitabile conseguenza che molte risorse tendono a essere investite in titoli e non più in economia reale delle famiglie e delle imprese. Eppure, nonostante una legislazione non favorevole al radicamento, proprio nei mesi bui della prima e della seconda ondata pandemica da coronavirus, il settore bancario ha compiuto uno sforzo eccezionale a favore della coesione sociale e del mantenimento in vita del tessuto produttivo diffuso. 

Ghisolfi, ripercorrendo alcuni passaggi salienti della biografia di Sforza Fogliani, ha riepilogato le virtù che il Banchiere deve possedere: dirittura morale, riservatezza e generosità consapevole. Poiché l'educazione finanziaria riguarda tutti, anche e non di meno i vertici bancari. 

Il contributo di Sforza Fogliani riveste una costante attualità di prospettive in tutti i settori del suo storico impegno: dall'attività giornalistica, che egli interpretava come rispettosa dei territori anche più piccoli e formativa nei confronti dell'opinione pubblica, alla professione forense, svolta come servizio per una giustizia giusta, garantista e non burocraticamente lenta; fino alla tutela della proprietà immobiliare, aspetto inscindibile dall'attività bancaria chiamata, in un contesto legislativo non di rado penalizzante, a portare avanti la propria opera di incentivo all'acquisto e di presa in garanzia per il finanziamento di famiglie e aziende. 

"Corrado Sforza Fogliani - ha ribadito in conclusione il Professor Carlo Lottieri - metteva in guardia contro il rischio che alla pandemia sanitaria seguisse una pandemia di tipo statalista, destinata come tale non a migliorare i servizi pubblici ma a peggiorare il tasso di burocratizzazione dello Stato e del Paese che, come purtroppo dimostrato dalla crisi della sanità, va a discapito e spese proprio della persona e del cittadino più vulnerabile".

comunicato stampa

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