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Attualità | 28 gennaio 2023, 12:48

Ponte dell'Olla, una settimana di geosondaggi e chiusure. Il territorio: "Ponte non concepito per il passaggio di 800 tir al giorno"

Dal sindaco di Gaiola Paolo Bottero alla sindaca di Argentera, onorevole Monica Ciaburro, un'unica voce: "Necessario pensare ad un'infrastruttura alternativa. Intervento urgente quanto la variante di Demonte"

immagine di repertorio

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Il ponte dell'Olla, tra il km 5,850 e il km 6,000 della strada statale 21 “del Colle della Maddalena” a Gaiola, in valle Stura, è il punto nodale o, come dicono i valligiani, l'imbuto della circolazione lungo l'arteria che porta verso la Francia. 

Nella seconda settimana di febbraio, indicativamente tra il 13 e il 19, sarà interessato da geosondaggi e ispezioni profonde. Non solo, quindi, prove di carico, già più volte effettuate, ma microcarotaggi all'interno delle arcate, dei timpani e dei laterizi della struttura, costruita nel 1887 e parzialmente rimaneggiata nella seconda metà del secolo scorso.

Sono previste delle chiusure in orario notturno e senso unico alternato anche in orario diurno. La prossima settimana è in programma un vertice tra Anas, Prefettura di Cuneo, Provincia e associazioni dell'autotrasporto.

"Finalmente si va a valutare nel dettaglio lo stato di salute del ponte, un'infrastruttura soggetta a carichi di traffico lontanissimi da quelli per cui l'opera era stata concepita. Si sta valutando la possibilità di un ampliamento, ma siamo ancora alle fasi autorizzative. E, comunque, non sarebbe una soluzione definitiva. Quel ponte è vitale per la valle, ma non può sostenere il passaggio di 800 tir al giorno", commenta il sindaco di Gaiola Paolo Bottero, con il suo predecessore Fabrizio Biolè tra i più preoccupati per la tenuta del ponte. 

Si prevede, pertanto, una settimana di interventi e ispezioni.

Ma prima o poi si dovrà intervenire in modo strutturale sul ponte. Ben emergesse il perfetto stato di salute dell'opera, questa andrà comunque rivista: con un ampliamento o con un raddoppio. E nel frattempo? In caso di chiusura prolungata, dove passerà il traffico?

Le provinciali 337 (la ex militare) e la 121, destra e sinistra Stura, non sono adatte a sostenere il carico di traffico che, ogni giorno, transita sul ponte dell'Olla e lungo la Statale 21. Centinaia di tir al giorno, diretti allo stabilimento dell'Acqua Sant'Anna o verso la Francia.

Il sindaco di Roccasparvera, Manuel Guerra: "Da tempo siamo in contatto con la Provincia, perché bisogna farci trovare preparati. Le provinciali della Valle Stura allo stato attuale non sono sufficienti nemmeno per il traffico leggero, figuriamoci per quello pesante. Il ponte dell'Olla non è eterno: con i carotaggi escludiamo che abbia problemi infrastrutturali, ma dobbiamo iniziare ad affrontare la questione del suo ampliamento o del raddoppio. E se dovesse restare chiuso per mesi? Le provinciali sarebbero le uniche alternative, per cui bisogna già prevedere azioni di adeguamento". 

Sul tema interviene anche Monica Ciaburro, parlamentare e sindaco di Argentera. "Dobbiamo essere pronti. Stiamo sollecitando uno studio di fattibilità di raddoppio del ponte, per capire i costi e, quindi, iniziare a trovare le risorse. Senza quel ponte non c'è accesso alla valle. Vediamo cosa emergerà da queste ispezioni. Se, come tutti ci auguriamo, i dati saranno confortanti, dobbiamo comunque pensare al futuro e studiare degli interventi di modernizzazione e ampliamento dell'opera, che ritengo strategica quanto la variante di Demonte per la Valle Stura. Attendiamo da decenni la variante, assolutamente vitale e su cui non si può perdere tempo. Sul ponte dell'Olla bisogna intervenire con una politica sana che sappia anticipare e interpretare le possibili criticità".

Barbara Simonelli

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