“Le voci di coloro che sono ormai perduti, attraverso questi muri antichi, ci parlano in sogno. E l’eco per un istante fa ritorno. Come musica che lentamente dilegua”. Con questi versi la scrittrice e poetessa saluzzese Marisa Russotti Gullino introduce il suo ultimo libro “Saluzzo e le Terre del Monviso. Antiche dimore, ville di collina, giardini” che è stato presentato lunedì 23 gennaio, nella conviviale Rotary Saluzzo.
Entrando all’interno di questi luoghi, il libro spalanca porte private, allargando orizzonti inediti di bellezza urbana e architettonica del Marchesato.
Un’idea mossa dal progetto di candidatura SaluzzoMonviso2024 a capitale della Cultura, ha inquadrato la figlia, l’assessora Attilia Gullino - candidatura dove non è stato tanto importante ottenere il risultato, quanto fare un percorso insieme tra comuni, valli, unioni montane, enti, scuole, cittadini, creando rapporti veri con tutte le Terre del Monviso, condividendo progetti di cultura, intesa come strumento di benessere e di creazione di un futuro condiviso".
Una capacità di lavoro in sinergia grazie alla quale “Terre del Monviso” è stato scelto dal Governo con altri due progetti sperimentali in Italia per essere “ Green communities” ed ha calamitato 2 milioni di euro di finanziamenti per il futuro delle nostre montagne.
Il libro edito da ArabaFenice è un libro corale – ha sottolineato l’autrice- realizzato con la fotografa di interni Rosa Amato.
Una carrellata di ambienti bellissimi di alcune dimore storiche a Saluzzo, Piasco, Caraglio, Dronero e Revello che permette di ricostruire in parte ("non ponendomi come un guida turistica o una storica" - chiarisce Marisa Russotti Gullino) la storia del territorio e delle famiglie artefici di un patrimonio edilizio e culturale di inestimabile valore. "Famiglie che ringrazio per la disponibilità e l’entusiasmo di aver aperto la loro dimora".
A Saluzzo: la Casa bassa dei Marchesi, ora casa dei Conti Lovera di Maria, il Palazzo Della Chiesa d’Isasca, la dimora dei Marchesi del Carretto, discendenti dei Marchesi di Saluzzo.
Nella conviviale Rotary presieduta da Gianfranco Devalle, è stata ospite Ilaria Del Carretto, manifestando il suo amore per Saluzzo da quando era bambina. “Oggi – parlando del restauro nel Palazzo di famiglia - cerco di portare avanti la missione che i miei genitori hanno iniziato: quella di rendere la Casa dei Marchesi del Carretto una casa a tutti gli effetti, viva e accogliente”.
Nel libro le fotografie portano nel Palazzo Porporato di Piasco, aperto ad ottobre in esclusiva per la Delegazione FAI Saluzzo, nel Palazzasso di Caraglio, a Dronero, nel palazzo appartenuto un tempo allo storico Manuel di San Giovanni e ora di proprietà dei conti Valfrè di Bonzo. A chiudere il cerchio, a Revello, il giardino dell’architetto paesaggista Paolo Pejrone.
Ma non finisce qui. Il progetto è in divenire, avendo contagiato altri proprietari di dimore storiche, come la Contessa Falletti a Villafalletto, ha annunciato l’autrice la quale spera di suscitare curiosità e amore per il territorio con questo lavoro.