Conferenza stampa in municipio con il nuovo proprietario del castello di Verzuolo: l’ingegner Graziano Rustico, titolare della Om.e.g Srl di Cesano Boscone, in provincia di Milano, società attiva nel settore “alto” immobiliare e in quello di Energia e Rinnovabili e un lungo elenco di interventi prestigiosi in Italia, in curriculum.
C’è già il progetto della nuova vita della fortezza militare verzuolese costruita nel 1377 sulle rovine di un preesistente castello, poi ingrandito e fortificato dai marchesi di Saluzzo Tommaso e Ludovico I e II e che dal XVII secolo iniziò la sua trasformazione in palazzo di villeggiatura fino alla metà dell’800.
Sarà un resort di lusso, ma all’interno di un intervento progettuale molto più articolato che si inserisce nei settori del “Benessere" e del Turismo.
Una operazione di recupero del bene storico per la nuova destinazione moderna d’uso che si unisce al miglioramento ambientale e valorizzazione dell’area che lo circonda, come ha sottolineato il nuovo proprietario.
Verranno riqualificati il parco secolare e il bosco del castello e il lavoro coinvolgerà anche il sottostante antico borgo della Villa, guardando al futuro sviluppo turistico di una macro area territoriale.
Un progetto che nasce da una serie di idee con l’amministrazione comunale di Verzuolo, le parole evidenziate dall’ingegner Rustico che ha acquistato il castello dalla famiglia Barbiellini Amidei, gli ultimi proprietari che anni fa avevano messo in vendita il bene, non più abitato dagli anni Ottanta. Nel 2016 il prezzo di vendita riportato da siti immobiliari era di un milione e 800 mila euro.
“Sarà un progetto di privati con partenariato che dovrà essere condivo e partecipato da altri partner, Fondazione, Banche, Enti, Associazioni” afferma l'ingegner Rustico. Elevata è la cifra dell’investimento: 15 milioni di euro.
Il fine lavori è in previsione tra 2 anni e mezzo o tre.
“Ringraziamo la proprietà e sosteniamo il recupero del nostro castello - afferma il sindaco di Verzuolo Panero - operazione che era impensabile per l’amministrazione comunale e che deve essere inserita in un'offerta turistica territoriale ampia delle eccellenze delle Terre del Monviso: dalle arpe a Piasco, agli insediamenti romani di Costigliole, al Castello di Manta, a Saluzzo e Staffarda. E’ importante il recupero del castello a stretto contatto con il borgo della Villa, l’unico a mantenersi con queste caratteristiche di insediamento medioevale e con numerose tracce, tra le quali l’ingresso che era segnato fino al 1990 – anno in cui venne distrutta da un camion – dalla porta di accesso “Porta Capala”, citata in un documento del 1447.
L’obiettivo è dunque storico, culturale, turistico, ma anche di valorizzazione della filiera agricola e alimentare del Verzuolese. Il rilancio coinvolgerà anche l'escurisionismo dei sentieri della collina.
L’ operazione parte dalla messa in sicurezza del terreno circostante a rischio frane e smottamenti e interesserà via via l'immobile. Entro 4/5 mesi, la nuova proprietà del castello, organizzerà una giornata di "porte aperte" per far visitare la fortezza chiusa da decenni.