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Curiosità | 31 gennaio 2023, 17:00

World Nutella Day: domenica 5 febbraio si festeggia la crema di nocciole più amata al mondo

Torna l'appuntamento ideato nel 2007 dalla blogger Usa Sara Rosso: un fenomeno globale per condividere la passione per Nutella sui social media. Dal primo vasetto a oggi: la storia di un mito tutto italiano

World Nutella Day: domenica 5 febbraio si festeggia la crema di nocciole più amata al mondo

Domenica 5 febbraio gli appassionati e i fan di Nutella di tutto il mondo si uniranno per celebrare il World Nutella Day, ritrovandosi sui social media per condividere le loro storie e ricette e per assaporare il gusto della loro crema di nocciole preferita.

Nutella è perfetta per essere gustata ogni giorno, per preparare ricette e divertirsi a girare pancake con la famiglia e gli amici, ma questo è il giorno in cui condividere ricette e storie in tutto il mondo.

Nato spontaneamente nel 2007 grazie alla blogger americana Sara Rosso, che decise di creare una giornata celebrativa per riunire e ispirare la community mondiale a condividere la passione per Nutella sui social media, il World Nutella Day è subito diventato un fenomeno globale, e appassionati di tutto il mondo hanno iniziato a condividere il loro amore per Nutella.

Anche quest’anno i fan di Nutella potranno condividere il loro amore per Nutella su Twitter (@Nutelladay) e sui loro profili social (Facebook e Instagram) utilizzando l’hashtag #WorldNutellaDay. Mettendo “mi piace” alla pagina Facebook ufficiale del World Nutella Day o seguendo su Twitter @Nutelladay, sarà possibile partecipare ai festeggiamenti. I più appassionati possono anche visitare il sito https://www.nutelladay.com/ per trovare spunti su come godersi questa giornata al meglio.

LA STORIA DI UN MITO TUTTO ITALIANO

In una piovosa mattina dell'aprile 1964, il primo vasetto di Nutella esce dalla fabbrica di Alba. Comincia così, in casa Ferrero, la storia di un prodotto tutto italiano che alla bontà ha unito una sapiente strategia di marketing e una comunicazione in grado di parlare al cuore di generazioni di consumatori.

Partendo dall’ingrediente principe di questa crema: la nocciola, (pragmatica risposta alla carenza di cacao che ha caratterizzato il periodo bellico), nasce il nome Nutella, dall’inglese “Nut” e dalla desinenza “ella”, con valore inequivocabilmente positivo.

Un binomio destinato al successo, sostenuto dalla semplicità del logo, rimasto invariato negli anni e dall’incisività dei colori scelti: il nero che pone l’accento sull’ingrediente fondamentale, il rosso sinonimo di energia e positività.

Nutella è il frutto dell’intuizione di Michele Ferrero, che ha cambiato nome e ha migliorato la formula della “Supercrema” creata dal padre Pietro nel Dopoguerra.

La geniale intuizione di presentare il prodotto in tazze e bicchieri di vetro precorre la storia del marketing, accattivandosi il favore degli acquirenti prima e dei collezionisti poi.

In attesa di farsi conoscere dai consumatori di tutto il mondo, l’esordio pubblicitario avviene sul palcoscenico di Carosello: nel 1967, giocando sulla dualità di sensazioni, Nutella si fa sponsor di letture sceneggiate di racconti del libro “Cuore”, con la regia di Sandro Bolchi, grande autore di sceneggiati televisivi, che lasciano un po’ l’amaro in bocca ai piccoli spettatori... fino all’arrivo di Nutella.

All’inizio degli anni Settanta, Nutella ribadisce le proprie qualità nelle avventure di “Jo Condor”, l’intramontabile pennuto che fa dispetti agli abitanti della Valle Felice, salvati dal “Gigante Amico”, depositario della bontà del prodotto.

Successivamente, sulla scia delle difficoltà conomiche conseguenti alla crisi del petrolio del 1973, la comunicazione di Nutella si fa rassicurante: è l’epoca del claim “Mamma tu lo sai”, che ne sottolinea l’affidabilità.

Su stampa, Nutella fa ancora una volta da apripista: la campagna pubblicitaria, infatti, anticipa le tematiche della comunicazione che Oliviero Toscani siglerà per Benetton anni più tardi. Gli annunci ritraggono bambini di tutto il mondo con una fetta di pane e Nutella in mano, a testimoniare che è “La crema da spalmare con più radici nel mondo”.

Alla metà degli anni Novanta, la nuova strategia di posizionamento evidenzia i valori psicologici-emozionali del prodotto. L’evidenza del nuovo posizionamento è racchiusa nel nuovo claim che sottolinea come Nutella sia unica, un mito in cui riconoscersi e identificarsi: "Che mondo sarebbe senza Nutella".

Una nuova epoca si sta delineando per la crema alle nocciole più amata nel mondo: la congiuntura sfavorevole sta riportando i consumi verso prodotti basici ed economici; pertanto la semplicità di pane e Nutella a colazione torna a essere la soluzione ideale per iniziare la giornata.

Complice di questo ritorno alle origini è anche la comunicazione veicolata dal testimonial Claudio Silvestri, il vero cuoco della Nazionale italiana di calcio. Così sempre di più Nutella diventa protagonista sulla tavola degli italiani fin dal mattino: “Che colazione sarebbe senza Nutella?”.

Nutella però non è solo un alimento che può portare grande energia a chi fa molto sport o attività fisica, è un prodotto universale, adatto a tutta la famiglia. In realtà la colazione per i consumatori emerge come un momento caratterizzato da bisogni chiave, quali l’appagamento emotivo e la necessità funzionale.

E’ proprio in queste due direzioni che si muove la nuova comunicazione di Nutella. Lo spot "Buongiorno", con la voce di Luciano Pavarotti, grazie al suo passaggio dal bianco e nero al colore, vuole raccontare la storia di ognuno di noi al risveglio... al mattino non è sempre facile partire con la giusta carica di ottimismo e vitalità.

Una colazione con una fetta di pane e Nutella sa regalare, grazie al suo gusto straordinario, il sorriso e la carica per affrontare le sfide della giornata. Il nuovo claim: “Un buongiorno con Nutella fa più buona la vita” va a enfatizzare il benefit emozionale della marca, da sempre capace di racchiudere valori forti e di suscitare un sorriso o trasmettere il calore di un’esperienza condivisa.

Da sempre c’è un po’ di Nutella nella tua vita e un po’ della tua vita in Nutella. Per questo Nutella, per rafforzare ancora di più il legame con i propri consumatori, ha deciso di dare a ognuno la possibilità di personalizzare lo storico brand. E lo ha fatto cambiando il look del prodotto, ormai simbolo del Made in Italy, e offrendo l’opportunità ai propri consumatori di sostituire il famoso logo col proprio nome di battesimo per un prodotto davvero iper-personalizzato. Dal primo weekend di ottobre infatti fino a fine dicembre 2013, presso tutti i punti di vendita italiani coinvolti, tutti i consumatori hanno avuto l’opportunità di acquistare un vasetto e personalizzarlo.

VENDUTA IN 160 PAESI DEL MONDO

Nutella è prodotta in undici stabilimenti Ferrero in tutto il mondo, con maestranze di 97 nazioni ed è venduta in circa 170 Paesi in tutto il mondo, raggiungendo un totale di oltre 400.000 tonnellate. Se si mettessero in fila i vasetti di Nutella prodotti in un anno si arriverebbe a una lunghezza pari a 1,7 volte la circonferenza terrestre. La Nutella prodotta in un anno pesa quanto l’Empire State Building.
Durante il G8 tenutosi all’Aquila nel luglio 2009 i “grandi della terra” hanno potuto gustare una colazione speciale a base di frutta, latte, pane e Nutella preparata dal cuoco della Nazionale Italiana di calcio Claudio Silvestri.

INTERNET E SOCIAL NETWORK

Ogni giorno decine di migliaia di persone in tutto il mondo rivolgono alla crema spalmabile un pensiero appassionato, pubblicando uno status update su Twitter, un post sul loro blog o iscrivendosi alla fanpage ufficiale di Nutella su Facebook. E’ una passione globale, che unisce persone comuni e celebrità: la pagina di Facebook dedicata a Nutella in Italia conta circa 5 milioni di fan, e 32 milioni la pagina globale.

I FAN DICHIARATI

Il libro di Gigi Padovani “Nutella - Un mito italiano” (Rizzoli), dedicato ai 40 anni della crema a base di cioccolato e nocciole, si chiude con un’antologia di confessioni di vip che amano la Nutella e che l'hanno citata come antidepressivo o come ingrediente di ricette anche estrose. Dal mondo dello spettacolo, tra gli altri: Monica Bellucci, Juliette Binoche, Gabriella e Milly Carlucci, Piero Chiambretti, Licia Colò, Martina Colombari, Lorella Cuccarini, Maria Grazia Cucinotta, Rita Dalla Chiesa, Christian De Sica, Giorgia, Claudia Koll, Francesca Neri, Alba Parietti, Julia Roberts, Paola Saluzzi e Mara Venier.
Dal mondo dello sport: Yuri Chechi, Filippo Inzaghi, Michael Schumacher, Giovanni Soldini, Alberto Tomba, Francesco Totti, Jacques Villeneuve, Daniela Hantuchova.
Molti personaggi famosi hanno confessato in più occasioni un debole per Nutella. Da Nanni Moretti, che per la festa di compleanno del figlio Pietro, sulla spiaggia di Fregene, ha voluto un'enorme torta-barattolo di Nutella, al campione giallorosso Francesco Totti che ha ammesso come «unico doping» la crema Ferrero. E poi Anna Valle («Non potrei vivere senza»), Monica Bellucci («E' il massimo del godimento»), Julia Roberts («La mangerei 24 ore su 24»).

TRA CINEMA E TEATRO

Nel 1984 esce il film di Nanni Moretti.
Si ricorda inoltre la battuta nel film d'esordio di Leonardo Pieraccioni “I laureati”.
Tante anche le opere teatrali, più o meno note, dedicate alla crema nata ad Alba, da “Nutella amara” di Corrado Guzzanti a “Nutella Gutemberg” di Gianni Colosimo.

NUTELLA E LIBRI

Gli scrittori che hanno citato la Nutella nei loro volumi: da Giuseppe Culicchia a Gianni Farinetti a Jacopo Fo.
La Nutella ha spinto anche a poetare. Non solo in italiano, ma anche in latino maccheronico. Riccardo Cassini ha scritto nella sua opera “Nutella Nutellae”: “De inutilitate nascondimenti Barattolorum Nutellae Ab illusibus mammibus”. E ancora: “Nutella omnia divisa est in partes tres. Unum: Nutella in vaschetta plasticae. Duum: Nutella in vitreis bicchieribus custodita. Treum: Nutella sita in magno barattolo (magno barattolo sì, sed melium est si magno Nutella in barattolo)”.

NELLE CANZONI

Dj Francesco: la Nutella sale sul palco del Festival di Sanremo con la sua canzone “Era bellissimo”.
Ma sono tante le citazioni: da Giorgio Gaber all’opera buffa “Nutellam Cantata” del maestro Antonello Lerda, per arrivare alla nota canzone di Ivan Graziani e Renato Zero.

Redazione

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