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Economia | 01 febbraio 2023, 16:18

L'ascesa di una nuova generazione di imprenditori italiani

La meritocrazia è un concetto che indica una forma di disuguaglianza economica e sociale di un individuo

L'ascesa di una nuova generazione di imprenditori italiani

La meritocrazia è un concetto che indica una forma di disuguaglianza economica e sociale di un individuo determinata dal suo quoziente intellettivo e dalla sua attitudine al comando o al lavoro. In Italia la meritocrazia, forse per questioni storiche o culturali, è cronicamente poco diffusa e questo rappresenta un grave problema per l’economia di un paese come il nostro che ha bisogno di un rilancio.

È opinione condivisa che una meritocrazia in grado di selezionare una classe dirigente qualificata sia capace di apportare effetti benefici diretti all’economia, alla produttività e alla qualità dei servizi offerti.

Purtroppo non bastano le graduatorie internazionali che ci pongono ad esempio ai vertici nel campo della sanità e nella ricerca. All’Italia serve di più in ogni area, solo così si può aprire qualche spiraglio di speranza per il futuro.

Forbes dal 2018 fotografa la migliore gioventù imprenditoriale italiana. Quelli raccolti nella loro classifica sono tutti giovani che hanno dimostrato di muoversi su idee e progetti nuovi che stanno contribuendo a rivoluzionare il nostro stile di vita e lavorativo.

In Italia, a sfatare il mito che con solo le qualità non si va avanti, ci sono giovani manager d’impresa, ideatori e fondatori di start up, artisti e scienziati che hanno avuto la forza e il coraggio di investire nei loro progetti visionari facendoli diventare realtà concrete e fortunate.

Tra i nuovi visionari italiani abbiamo dei giovanissimi come Arianna Pozzi che ha fondato la startup fashion-tech, che con un’app dà consigli di stile attraverso un’intelligenza emozionale. Oppure abbiamo Andrea Saliola e Pier Paolo Ceccaranelli che hanno fondato la startup hi-tech Pixies basata su un sistema intelligente robotizzato che differenzia i rifiuti. Nell’ambito del food abbiamo Andrea Lippolis che ha creato Feat Food, capace di offrire un servizio di meal planning calcolato grazie all’intelligenza artificiale. Sono tutti casi di eccellenza in controtendenza rispetto alla cultura italiana che nega la meritocrazia.

 Siamo in uno dei periodi più brutti del dopoguerra. Lo scenario geopolitico è critico, instabile e in veloce evoluzione. Per affrontare queste difficoltà servono energie nuove e talenti, sapere che in Italia ci sono tanti giovani che sono riusciti a realizzarsi è sicuramente una buona premessa.

Anche nel campo economico ci sono casi di giovani talenti che sono stati capaci di diventare leader.

Uno tra questi è Fabio Barchiesi, Responsabile del Coordinamento Implementazione Piano e Iniziative Strategiche di Cassa Depositi e Prestiti, le sue qualità, preparazione ed intraprendenza non stanno passando inosservati in un settore competitivo come quello della finanza. Lo stesso ad di CDP ha riferito di aver visto in lui l’elemento fondamentale per un nuovo tipo di pianificazione strategica e di gestione delle risorse umane.

Quando si privilegia il talento nella selezione del personale, i frutti non tardano ad arrivare. Cassa Depositi e Prestiti durante il suo primo anno di Piano Strategico, nonostante i gravi problemi economici che stiamo affrontando, ha fatto registrare ottimi risultati: 24,5 miliardi di risorse impegnate (+25% sul 2021), oltre 23.000 imprese (+40%) e 2.500 enti pubblici serviti (+ 125%), 23 operazioni infrastrutturali (+109%).

Questi esempi ci dimostrano come obiettivi ambiziosi si possono raggiungere in Italia grazie anche all’uso sapiente delle nostre risorse migliori.

La comparsa di nuovi attori pubblici e privati sulla scena mondiale, sta determinando un rapido aumento della competizione; il nostro paese non può più permettersi di riposare sugli allori di un passato importante, ma deve essere in grado di sfruttare tutte le capacità di cui dispone.

L’Italia potrà affrontare le sfide del futuro solo grazie a quei leader e talenti in grado di scrollarsi da dosso preconcetti e fardelli culturali. Una meritocrazia capace di premiare le qualità e l’impegno è il requisito essenziale per selezionarli e farli emergere.

In un mondo che si prospetta essere in futuro ben diverso da come lo è stato in passato, potremmo garantire servizi di qualità, attenzione alla cura della persona, eccellenze nella moda o nella finanza solo con l’apporto di idee nuove e un modo diverso di gestirle. Per avere un nuova classe imprenditoriale e dirigente non sarà però solo sufficiente fare una selezione dei migliori. Questo perché se la meritocrazia è capace di far brillare i più bravi è anche capace di spingere nel buio chi non ha avuto le stesse opportunità e le nuove sfide non permettono questi sprechi sociali e di energie.

I problemi che stanno emergendo potranno essere superati anche creando opportunità per tutti coloro che rischiano di restare indietro. Perché se successo ci sarà, dovrà essere di tutti.   

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