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Attualità | 01 febbraio 2023, 16:01

Fossano, ancora da sistemare piazza ‘del Cubo’: affidati per la terza volta i lavori

Sarà la ditta fossanese Giemme a completare gli interventi. Concluso il contenzioso con la prima ditta (che nemmeno aveva fatto partire il cantiere) il Comune si trova ancora alle prese con quello relativo alla seconda azienda, la ‘Edilizia generale’ di Trezzano sul Naviglio

Piazza Vittorio Veneto - foto di: Simone Giraudi

Piazza Vittorio Veneto - foto di: Simone Giraudi

Non c’è pace per piazza Vittorio Veneto a Fossano, che in questi giorni ha visto lo stabilirsi di un nuovo cantiere, questa volta dell’azienda locale Giemme: sarà responsabile di completare, in 60 giorni, i lavori di  impermeabilizzazione del pavimento, la copertura del silos interrato e la risoluzione delle infiltrazioni che danneggiano i box privati sottostanti.

Interventi che, in origine, avrebbero dovuto essere in capo alla ‘Edilizia generale’ di Trezzano sul Naviglio – incaricata dei lavori di impermeabilizzazione del pavimento, di copertura del silos interrato e di risoluzione delle infiltrazioni che danneggiano i box privati sottostanti per una cifra di 507.000 euro e 210 giorni di tempo a partire dall’11 gennaio 2021 - , con cui però il Comune ha un contenzioso ancora aperto. Nel maggio dello scorso anno, infatti, l’ente aveva chiesto e ottenuto la risoluzione del contratto dopo che la società si era fermata per 81 giorni consecutivi, avanzando però anche seri dubbi sull’esecuzione a regola d’arte di alcune parti specifiche del progetto.

Il nuovo cantiere su piazza ‘del Cubo’ - dalla forma della parte esterna che dall’ascensore si collega con il parcheggio sotterraneo - avrà una scadenza a 60 giorni e si occuperà di rimuovere della soglia in pietra sul lato scarpata, di rialzare del bordo, collegare la guaina della piazza e posare uno sgocciolatoio sul bordonale: sono stati transennati alcuni tratti della piazza con griglie di aerazione non portanti e potenzialmente rischiose.

La Giemme è la terza ditta chiamata a occuparsi dell’area. Ancor prima dell’azienda milanese era stata coinvolta la ‘Cantieri moderni’, che però il cantiere nemmeno l’aveva avviato: il contratto era stato stralciato a giugno 2020 e l’azienda era stata costretta a pagare oltre 35.000 euro di penale al termine di un contenzioso legale in cui l’ente comunale aveva chiesto un risarcimento di 65.000 euro e l’azienda stessa uno di 15.000. La prima data di avvio dei lavori sarebbe dovuta essere febbraio 2020.

Simone Giraudi

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