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Attualità | 01 febbraio 2023, 07:45

Linee ferroviarie, Cuneo sempre più lontana dal resto d'Italia: il Comune e la richiesta di interventi urgenti

La discussione in consiglio, con un ordine del giorno approvato all'unanimità, sotto l'ombra dei 'favoritismi' della Regione. Manassero: "Dalla città un mandato chiaro e senza dubbi"

Linee ferroviarie, Cuneo sempre più lontana dal resto d'Italia: il Comune e la richiesta di interventi urgenti

Cuneo – nell’espressione del proprio consiglio comunale – si schiera ancora una volta al fianco delle linee ferroviarie del territorio (tra cui ovviamente la Cuneo-Nizza) bisognose d’interventi di ammodernamento, potenziamento e riapertura.

L’occasione è stato l’ordine del giorno firmato dai gruppi consigliari Cuneo Mia, Cuneo per i Beni Comuni, Cuneo Solidale, Lauria, Siamo Cuneo, Indipendenti, Gruppo Misto di Maggioranza, Centro per Cuneo, Crescere Insieme e Partito Democratico. A presentare il documento il consigliere Claudio Bongiovanni: “Le criticità principali evidenziate da associazioni e pendolari sono le corse mancanti, i problemi alle infrastrutture e le linee ancora sospese – ha detto - : solo in Piemonte, e nonostante il nuovo contratto con Trenitalia, il servizio è all’80% dell’attività circa rispetto al periodo pre-pandemico”.

Bongiovanni: "Per riaprire due linee ferme da anni basta metterci i treni"
Bongiovanni sottolinea come siano fondamentali alcuni passaggi importanti a livello regionale, come l’introduzione di corse - fondamentali – tra Torino e Cuneo o il disagio vissuto sulla Cuneo-Nizza, dove ancora manca la nuova coppia di treni più volte richiesta.

Scarsa la manutenzione delle stazioni ferroviarie e alta la necessità di abbattimento delle barriere architettoniche – ha aggiunto ancora Bongiovanni - . Alcune amministrazioni provinciali hanno già identificato il problema, a Cuneo mancano ascensori, montacarichi e rampe funzionanti e funzionali”. Il consigliere ha poi continuato: “Le linee Saluzzo-Savigliano e Cavallermaggiore-Bra sono ancora bloccate quando per riaprirle basterebbe metterceli, i treni: stiamo perdendo l’opportunità di permettere la nascita di una sorta di ‘metropolitana provinciale’. Le risorse impiegate non sono, saranno o sarebbero altro che investimenti”.

Il dito puntato contro la Regione

Ampio l’intervento dei consiglieri, di maggioranza e minoranza, presenti alla seconda serata di assemblea come Franco Civallero (Siamo Cuneo), Massimo Garnero (FdI) e Paolo Armellini (Indipendenti). Tutti favorevoli alle istanze presentate nell’ordine del giorno.

Cuneo rischia di essere sempre più stralciata dal resto dell’Italia, quindi condivido ogni singola parola dei consiglieri che mi hanno preceduto – ha detto Vincenzo Pellegrino (Centro per Cuneo) - , e chiedo ufficialmente la convocazione di una seduta della terza commissione sull’argomento trasporti”.

Beppe Lauria, nel proprio intervento, ha invece puntato il dito espressamente contro la governance regionale secondo lui ‘sbilanciata’ verso i territori dell’albese (terra d’origine e di residenza del presidente Alberto Cirio): “Con Cota, ciò che veniva tagliato nel cuneese veniva poi ripristinato nel novarese – ha detto - . Ora, invece, un treno che viene richiesto dal nostro territorio da un anno e mezzo viene realizzato tra Milano e Asti, nel silenzio di tutte le amministrazioni. Strano, no?

Le diverse anime dell’albese, quando devono muoversi in maniera concreta lo fanno compatti in un modo che a noi sembra impossibile. Abbiamo bisogno di cuneesi che lavorino in sinergia o siano spinti a farlo, e in questo, sindaca, lei può sicuramente riuscire” ha concluso Lauria.

Un impegno di cui la sindaca si è fatta esplicitamente carico, ringraziando i consiglieri per la creazione, la proposta e il sostegno all’ordine del giorno: “Un risultato di questo tipo è molto importante ed è già una conseguenza di una delle regionalizzazioni di cui si è parlato – ha detto Manassero, dichiarando il proprio voto a favore - : appare chiaro che il sistema ferroviario regionale non sappia più dove mettere le linee internazionali come la nostra Cuneo-Nizza. Grazie al consiglio per aver definito senza dubbi e riserve un mandato preciso su cui lavorare”.

Simone Giraudi

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