Massimo il riserbo degli inquirenti in merito alla rapina che ignoti hanno messo a segno nella serata di mercoledì 1° febbraio presso una villetta sulla collina di Castagnito, nel Roero.
Erano circa le 9.30 di sera quando, al rientro presso la propria abitazione, marito e moglie, hanno trovato ad attenderli nascosti presso l’ingresso di casa, una coppia di uomini dal volto travisato.
Particolarmente violente le modalità del colpo. Determinati a farsi indicare il luogo dove, a loro dire, i proprietari di casa avrebbero custodito denaro e preziosi i malviventi non hanno infatti esitato a passare alle vie di fatto, malmenando pesantemente l’uomo, cui hanno procurato contusioni tali da indurlo a ricorrere alle cure dei sanitari.
Indagini sono in corso per risalire ai responsabili della violenta rapina, che per molti versi ricorda quella verificatosi nello stesso centro del Roero nel febbraio di cinque anni fa.
Era il 20 febbraio 2018 quando una banda di malviventi fecero irruzione a mano armata all’interno di una villa del paese, sotto la minaccia di una pistola, costrinsero la vittima, un imprenditore del posto, a indicare loro l’ubicazione della cassaforte.
Anche in quel caso per arrivare "al risultato" avevano violentemente percosso il proprietario, impossessandosi di una ingente somma di denaro e di vari orologi di pregio, per un valore complessivo pari a diverse migliaia di euro, assicurandosi la fuga dopo avere rinchiuso l'uomo in un locale bagno privo di finestre.
Nel novembre scorso le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Asti portarono all’arresto di Daniel Lanza, 40enne astigiano noto alle forze dell’ordine, ritenuto gravemente indiziato dei reati di rapina pluriaggravata in abitazione, sequestro di persona e lesioni volontarie personali.
Il 7 dicembre scorso il Tribunale del Riesame di Torino ha rigettato il ricorso presentato dall’uomo, confermandone la custodia cautelare in carcere.
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