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Attualità | 09 febbraio 2023, 10:37

Cuneo, le sigle ambientaliste sul ricorso al TAR: "Brutto constatare che, nel 2023, progresso voglia dire cemento"

Legamentie, Pro Natura e Italia Nostra commentano il rigetto del ricorso sulla variante 31 del Comune di Cuneo. Per le sigle, un risarcimento totale di oltre 10.000 euro

Il TAR del Piemonte

Il TAR del Piemonte

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata alla nostr redazione da Bruno Piacenza (Legambiente Cuneo), Domenico Sanino (Pro Natura Cuneo) e Alberto Collidà (Italia Nostra Cuneo), in cui si commenta la scelta del TAR del Piemonte di respingere il ricorso delle sigle contro la variante parziale 31 del Comune di Cuneo.

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Nel febbraio 2022 il Comune di Cuneo ha approvato una variante parziale al PRGC (Piano regolatore generale) in cui, insieme ad una cinquantina di altri interventi, si rendono edificabili due vaste aree: una a San Rocco Castagneretta dove esisteva un deposito Enel, l’altra nell’Oltre Gesso attorno all’area commerciale ex Auchan. Qui sorgerà un nuovo polo sportivo privato con palestre, negozi, impianti sportivi.

Contro le nuove previsioni del PRGC è stato presentato ricorso al TAR Piemonte da Pro Natura, Legambiente e Italia Nostra unicamente per salvare da una inutile ed assurda cementificazione altri terreni. Inutile perché già esistono aree destinate alle attività sportive, assurda perché il consumo di suolo non è più ammissibile, né sostenibile per nessuna ragione. La salvaguardia del suolo viene continuamente richiamata, ma puntualmente disattesa.

Non essendoci, però, una legge che tutela il suolo (da anni le proposte di legge giacciono presso il Parlamento che finora non le ha mai discusse), si è dovuti ricorrere ad aspetti tecnici e procedurali per cercare di giustificare la bontà del ricorso e sperare di salvare queste superfici.

Il Tar, che non entra nel merito delle scelte, ma valuta l’aspetto formale delle procedure, nell'udienza del 10 gennaio 2023, ha dichiarato infondato il ricorso (che, quindi, è stato respinto) ed ha condannato le associazioni ambientaliste al pagamento delle spese di lite: 3.000 euro al Comune di Cuneo; 2.000 euro alla società Porta Rossa s.p.a. (una delle imprese costruttrici) e 2.000 euro a Ceetrus Italy s.p.a, più gli oneri accessori per un totale di oltre 10.000 euro.

Prendiamo atto delle decisioni del TAR. Ci rammarica dover constatare che ancora nel 2023 l’idea di progresso sia avere sempre più strade, sempre più capannoni, sempre più cemento. Saranno i posteri a giudicare la bontà del nostro operato, se ne avranno la possibilità.

redazione

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