Il matrimonio tra il Comune di Boves e l’ente Parco Fluviale Gesso e Stura – nonostante la vicinanza, grazie al tanto discusso guado di frazione Mellana – è ancora di là da venire.
La questione è stata citata nella serata di ieri (mercoledì 8 febbraio) in commissione consiliare a Cuneo, nell’ambito della trattazione di alcune strategie di adattamento dell’ente ai cambiamenti climatici: l’ingegner Ugo Sturlese, parlando in realtà in generale degli attori del territorio poco affezionati al Parco, ha nominato proprio il comune ai piedi della Bisalta sostenendo come fatichi a riconoscere le premialità economiche che porterebbe con sé l’adesione.
Anche la dottoressa Marina Trentin di Ambiente Italia srl – relatrice principale della serata – ha sottolineato la cosa, dicendo che è compito del Parco comunicare queste premialità con più efficacia: “Ovvio che non si possa obbligare nessuno ad aderire, ma magari il punto è solo lavorare sulla comunicazione. Perché non dimostrare agli agricoltori bovesani che l’entrata nel Parco permette l’accesso a fondi maggiori e di maggiore entità? Dobbiamo spiegare che entrare conviene”.
Paoletti: "Boves non è vassallo. Manassero porti progettualità e rispetto"
Perché uno dei punti principali di discussione tra Cuneo e Boves rispetto al Parco – e lo conferma anche il sindaco Maurizio Paoletti – è proprio questo: tanti dei proprietari dei terreni che dovrebbero entrare a far parte del Parco non hanno interesse a farlo, non sono convinti dall’operazione. “Chi non ha i terreni, come tanti del comitato della Mellana, spinge per l’adesione al Parco. Curiosa, come eventualità” ha detto il primo cittadino bovesano.
“La nostra posizione non è di chiusa, non abbiamo nulla contro il Parco – ci ha spiegato – ed è sensata l’idea del consigliere Sturlese di presentare ai proprietari le premialità in maniera più efficace, ma come amministrazione il punto su cui non possiamo soprassedere è la mancanza totale, negli anni, di progettualità sui terreni che comporrebbero la frazione bovesana del Parco”.
L’impressione, continua Paoletti, è che a Cuneo non interessi sviluppare questi terreni nonostante negli anni Boves abbia sempre richiesto progetti chiari e specifici. “Per Cuneo il Parco è una grandissima opportunità e può diventarlo anche per Boves, ma a condizioni specifiche” ha detto.
Una discussione in cui entra, gioco forza, anche l’affaire ‘guado del Gesso’. “Il guado della Mellana è tutto all’interno del territorio cuneese ma Boves deve per forza contribuire economicamente alla sua ricostruzione stagionale – spiega ancora Paoletti - : è l’unico caso che io conosca in cui un Comune contribuisce alla realizzazione di un intervento di pertinenza totale di un altro limitrofo. Un segnale, per noi, estremamente negativo e un sintomo dello scarso interesse sullo sviluppo del Parco nella nostra area”.
"Negli ultimi anni Cuneo come capoluogo ha ricevuto fondi a valanga e si mette a fare il taccagno con un territorio piccolo come il nostro? - aggiunge il sindaco - Boves non è vassallo di Cuneo, destinatario di dazi doganali, e mi auguro questa accezione della ‘politica Borgna’ sia retaggio del passato. Se la nuova sindaca vuole sedersi a un tavolo con noi dandoci la giusta dignità e portando progettualità specifiche siamo più che disponibili a farlo, nella consapevolezza della nostra piccolezza nei confronti del capoluogo. Ma questo non è mai stato fatto prima”.