Da domenica, dopo le Primarie del Partito Democratico, il principale partito di opposizione ha una nuova leader: Elly Schlein è la prima donna a guidare il PD.
Ci troviamo, quindi, nella eccezionale situazione di avere Premier e leader del partito di maggioranza e leader della minoranza due donne, fra l'altro "che più diverse non si può".
Un bel salto nella vita politico-istituzionale di un Paese che, fino al 1981, contemplava il delitto d'onore e il matrimonio riparatore e che, ancora oggi, sconta le differenze salariali fra i sessi, le differenze di carriera nel settore privato e la necessità delle quote rosa nel pubblico.
C'è da riflettere. Ed è necessario farlo senza squilli di tromba ma auspicando che queste due donne - al di là della loro diversità caratteriale e della diversità politica delle loro posizioni - siano d'esempio per tante altre e contribuiscano a realizzare ciò che ancora manca in Italia: la reale parità fra uomo e donna.
C'è, poi, un secondo auspicio, a mio personale parere, che è quello di vedere queste due leader unirsi per percorrere insieme la strada del riconoscimento, cioè quella strada che in politica serve a fare in modo che una volta raggiunto un risultato, esso venga riconosciuto non solo come possibile bensì come normale.
In bocca al lupo e buon lavoro ad entrambe!
Francesca Bertazzoli
Assessora alle pari opportunità del Comune di Mondovì