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Attualità | 08 marzo 2023, 08:10

Economia, colpo di reni del Piemonte: resiste a crisi e bollette e grazie a Torino chiude il 2022 in risalita

Secondo Unioncamere il quarto trimestre segna un +2,7% dopo un terzo trimestre che aveva rallentato. Il dato annuale è di +3,4%. Le automobili fanno da traino. Gelo però sugli investimenti (per ora)

Economia, colpo di reni del Piemonte: resiste a crisi e bollette e grazie a Torino chiude il 2022 in risalita

Il Piemonte batte un colpo. Anzi, ne batte quasi tre. È infatti del 2,7% il miglioramento della produzione industriale regionale, dato che porta secondo l'ufficio studi di Unioncamere a +3,4% l'aumento annuo e che, soprattutto, rialza il ritmo dopo un terzo trimestre che aveva rallentato, facendo segnare un +1,7%.

Numeri inferiori al 2021, ma quello era stato un anno di rimbalzo sul 2020 congelato dalla pandemia. E' merito dell'automotive, sia in termini di vetture (+14,1%) che di componentistica (+7,7%). Male l'aerospazio, ma in un andamento tipicamente ciclico del comparto.

"Nonostante le difficoltà nazionali e internazionali il tessuto ha tenuto ed è positivo. Siamo orgogliosi del nostro Piemonte e non potremmo non esserlo, anche a fronte dei rincari energetici e proseguendo nella sua internazionalizzazione", commenta Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte.

Andati oltre le aspettative

"Siamo andati oltre le aspettative - conferma Sarah Bovini, responsabile ufficio studi di Unioncamere - perché ci si aspettava un autunno decisamente più lento.E il Piemonte manifatturiero ha fatto molto meglio della media nazionale (+0,5%). Ora forse la crescita rallenterà, ma il 2023 vede la fiducia verso una nuova ripresa".

E i numeri, accanto alla produzione industriale, mettono in mostra miglioramenti anche per ordinativi interni (+2,6%) ed esteri (1,6%). Cinque punti percentuali in più per il fatturato, simile all'andamento di quello estero, mentre il grado di utilizzo impianti supera il 68%, con una produzione assicurata per quasi 9 settimane. Siamo andati meglio del Veneto e peggio della Lombardia, nello stesso periodo di tempo.

Tutti al traino dell'automobile

Tra i settori, come detto, sono i mezzi di trasporto a recitare la parte del leone (+8%) seguiti da elettronica ed elettricità (+5,9%), legno e mobili e tessile. Non stupisce dunque che proprio Torino traina le province con un +4,6% che sa di automobili. Bene Biella (+4) e Asti (2,7) mentre Cuneo non sprinta (+0,6).

Le bollette hanno frenato gli investimenti (anche se..)

Il tasto dolente riguarda gli investimenti. Se nel pre pandemia investiva il 43%, a fine 2022 il caro energetico ha inibito ogni entusiasmo congelando il dato al 33%. E sono soprattutto le piccole ad aver tirato i remi in barca (oltre il 99% delle grandi realtà ha invece investito). Chi non ha speso, non lo ha fatto soprattutto per motivi di risorse finanziarie mancanti.

Chi pensa di investire nel 2023, però, lo farà per macchinari e attrezzature, ma un ruolo importante lo avranno proprio gli impianti per energie rinnovabili e il risparmio energetico (27,8%). Si tratta del secondo motivo più indicato, mentre solo nel 2022 non si andava oltre il 10% e il settimo posto. Quasi il 17% punterà a fare ricerca e sviluppo. E molte speranze sono rivolte alle occasioni legate al Pnrr e ai fondi Europei Por-Fesr.

Il dubbio superbonus

Sui numeri in crescita, però, aleggia l'incertezza legata al superbonus. L'edilizia fa parte infatti dei settori che hanno alimentato la ripresa, "ma adesso un po' di apprensione c'è - ammette Paola Garibotti, regional manager Nord Ovest di Unicredit -, soprattutto per le aziende di dimensioni più ridotte. Individuiamo anche qualche riflessione in più sugli investimenti, rispetto a gennaio".

Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo aggiunge: "Se il Piemonte cresce più dell'Italia non possiamo che essere contenti, visto che la temuta recessione non c'è stata. Il nostro territorio ha indubbie potenzialità, a cominciare dall'export, ma anche del Pil regionale".

Massimiliano Sciullo

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