Uno sciopero che non ha coinvolto solo l’attività produttiva, dal lavoro, ma anche “dai ruoli, quelli di genere e quelli che ci vengono imposti, dai consumi”. Una manifestazione organizzata dalla sezione cuneese di “Non Una di Meno” e che ha coinvolto il capoluogo così come oltre 30 città italiane, riservata specialmente a chi riconosce come prioritaria “la creazione di alternative alla violenza patriarcale, al sessismo, all’omolesbotransfobia, al razzismo, al capitalismo, al fascismo e alla logica machista e abilista”.
A Cuneo la manifestazione ha avuto luogo in piazza Galimberti, con inizio alle 17.30. Si è svolta tra musica, performance e interventi di approfondimento: come inteso dall’associazione organizzatrice un momento di lotta, di liberazione, di gioia, ma anche un’occasione di sorellanza, confronto, divertimento e supporto. Un nuovo tentativo di “costruire insieme il mondo in cui intendiamo vivere”.
Sono state messe a disposizione scatole rosse di cartone su cui i partecipanti hanno scritto ciò che a loro non piace della società attuale, che sono state impilate a formare un muro, poi abbattuto. Quindi la manifestazione è continuata con un piccolo corte sino al municipio.
Tra i manifestanti anche il consigliere comunale Ugo Sturlese.