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Attualità | 09 marzo 2023, 07:12

Sentieri, scorci e panchine giganti: dalle Langhe al Monferrato si riscopre il territorio

Cresce nei fine settimana il turismo di prossimità, come spiega Giorgio Proglio, ceo di tabUi, App di realtà aumentata che mappa la bellezza dei nostri territori. “La tendenza post Covid è quella di spostarsi al massimo di 50 chilometri, un modo per riscoprire i posti in cui viviamo”

L'incantevole centro storico di Monforte d'Alba

L'incantevole centro storico di Monforte d'Alba

La voglia di riscoprire le piccole bellezze nascoste dei propri comuni, un sentiero, uno scorcio, una chiesa al di fuori dei soliti circuiti.  Il desiderio di organizzare attività a contatto con la natura, di andare a mangiare in quel ristorante che ha una storia da raccontare attraverso le sue mura e i suoi piatti: in Langa, Roero e Monferrato sta tornando il turismo di prossimità.

 

 

A capire il fenomeno ci aiuta Giorgio Proglio, ceo e fondatore di tabUi, app di realtà aumentata che proprio a Grinzane è nata per mappare il meglio di questi territori. La piattaforma è una sorta di Wikipedia della bellezza in grado di raccontare i tesori delle città e delle regioni con pochi click: “Dai nostri monitoraggi emerge che le persone tendono a non spostarsi oltre i 50 chilometri, spesso viaggiano in maniera non organizzata, cercando posti o attrazioni a misura di bambino. Nella classifica dei comuni più cercati sulla nostra App ci sono Barolo (foto sopra), Monforte, Grinzane, La Morra e Guarene, ma anche il Monferrato sta crescendo velocemente. L’Alta Langa è particolarmente apprezzata, ultimamente soprattutto dai camperisti, senza dimenticare la bellezza delle Valli Maira e Grana (nella foto sotto). Attraverso la realtà aumentata e i contenuti della nostra community stiamo mappando sempre più capillarmente il nostro territorio, per far emergere le chicche nascoste”.

 

 

Scendendo più nel dettaglio la classifica delle attrazioni più viste in queste settimane vede centinaia di visite per la Cappella del Barolo a La Morra, il Cedro del Libano all’Annunziata e soprattutto per le panchine giganti.

“Qualche settimana fa — ci racconta Giovanni, commerciante di Monforteinsieme ai miei due figli siamo partiti per una caccia alle panchine giganti che ci ha portato ad Alba, Diano d’Alba, Vezza e Neive. È stato un modo diverso per fare una gita nelle nostre zone, divertendoci e potendo stare all’aria aperta”.

 

 

In generale il trend del turismo nelle nostre zone è positivo, a differenza dei dati nazionali: nel 2022 l’Osservatorio Langhe Monferrato Roero ha evidenziato una crescita importante rispetto al 2019: +13% di presenze. Spesso gli arrivi, però, non sono organizzati o pianificati, ma seguono dinamiche un po’ emotive, dell’ultimo minuto. Manuel, turista spagnolo di 29 anni, che arriva da Siviglia, ne è un esempio. “Ho preso un low cost per Torino, e poi dopo aver dedicato un giorno alla visita della città, ho deciso di andare ad Alba, una destinazione che mi era stata consigliata da un amico italiano venuto in Erasmus in Spagna. È stata una gita molto piacevole, il centro storico della cittadina mi ha lasciato senza parole e poi ho mangiato benissimo”.

Daniele Vaira

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