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Attualità | 15 marzo 2023, 14:49

AVIS Alba: nel 2022 raccolte 4700 sacche di sangue. E ora il via ai "macro gruppi"

[INTERVISTA] «L'assemblea generale è andata molto bene, nel segno della fiducia, della voglia di fare, del rispetto, e dell’aiuto reciproco. Le novità per il 2023 non mancano» dichiara il presidente Gianluca Adriano

Momenti dell'assemblea AVIS Alba tenutasi a Magliano Alfieri a fine febbraio, tra foto di gruppo dei premiati e relazione sull'anno 2022

Momenti dell'assemblea AVIS Alba tenutasi a Magliano Alfieri a fine febbraio, tra foto di gruppo dei premiati e relazione sull'anno 2022

Mesi a cui dare un “buono” come giudizio, giustificato da un ambiente in cui si percepiscono lo spirito di aiuto, il rispetto per il prossimo, e la capacità di donare. Questo può essere, in sintesi, il pensiero di Gianluca Adriano, il nuovo presidente AVIS Alba in carica dallo scorso ottobre che, dopo l’assemblea generale degli iscritti, analizza questo primo periodo di incarico.

La base per fare bene non manca di certo: 4700 sacche raccolte nel 2022 (+70 rispetto al 2021), circa 2700 tesserati divisi in 18 gruppi tra Langhe e Roero. Numeri importanti per la sezione di Alba che unisce un territorio dove il donatore fa sentire la sua voce, ed affronta le novità con il piglio giusto. E la novità più importante è rappresentata dalla nascita dei “macro gruppi” di raccolta, una nuova modalità resasi necessaria a causa della mancanza di medici che si possono muovere nei vari paesi. Così si è pensato di creare centri dove convogliare i donatori, in base alla loro zona di provenienza. Ma andiamo con ordine, e scopriamo qual è il pensiero del presidente.

Prima assemblea generale AVIS del suo mandato. Come è andata e quali sono gli aspetti che vi portate dietro dopo questa esperienza.

«A giudizio di tutti i presenti è stata un’assemblea costruttiva e importante. Mi hanno fatto molto piacere i complimenti che io ed il direttivo abbiamo ricevuto, per noi fonte di stimolo per andare avanti su una strada caratterizzata dalla fiducia, dalla voglia di fare, dal rispetto, e dall’aiuto reciproco. La presenza di molti esponenti delle istituzioni ha confermato che l’AVIS Alba è una realtà riconosciuta e sentita da molti.

Ringrazio tutti gli iscritti e gli ospiti presenti: il sindaco di Alba Carlo Bo, la sindaca di Magliano Alfieri Giacomina Pellerino che ci ha ospitato per l’assemblea, il primo cittadino di Priocca Marco Perosino, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore alla sanità Luigi Icardi ci ha inviato i saluti, come il direttivo ASLCN2, il presidente provinciale AVIS Flavio Zunino. Sono arrivati anche i saluti da parte di Luca Vannelli presidente regionale AVIS, e del vescovo della nostra Diocesi Marco Brunetti.  Di questa assemblea ci restano lo spirito di aggregazione e diversi aspetti positivi».

Quali sono questi aspetti positivi?

«Mi soddisfa molto il fatto che non abbiamo perso in termini di donazioni, anzi c’è stato un incremento nelle sacche. Devo dire che è stato ottenuto un buon risultato, che si sta confermando anche in questi primi mesi del 2023. Ad esempio abbiamo iniziato il giro nelle scuole, e, al Liceo scientifico “Cocito” di Alba ci sono state 40 donazioni da parte degli studenti.

Un altro aspetto è la voglia di continuare a lavorare per far crescere la sensibilizzazione alla donazione del sangue. Abbiamo già in mente di utilizzare l’autoemoteca, che sarà meno impegnata nella raccolta sangue nei paesi che sono stati uniti nei macro gruppi di cui parlerò dopo, per iniziative legate alle scuole, ai personaggi della Provincia ed a progetto che stiamo valutando.
E, in ultimo ma non per importanza, andiamo avanti spinti dalla forza dei nostri iscritti che, buttano sempre il cuore oltre l’ostacolo, come hanno dimostrato anche durante il periodo della pandemia, dove le donazioni sono state condizionate dal Covid 19».

Macro gruppi dicevamo: di che cosa si tratta e come si organizzano?

«I macro gruppi di raccolta sangue sono stati studiati per unire diversi paesi in base alle zone. La modalità di donazione non cambia, a cambiare è il luogo, non più rappresentato dal proprio paese raggiunto all’autoemoteca, ma da centro territoriale più grande.

Così sono nati sei grandi raggruppamenti: Alba, che unisce la città, Magliano Alfieri, Guarene, Diano d’Alba, Novello, Roddi, Roddino, Sinio. Canale che raggruppa Montà e Santo Stefano Roero. A Cortemilia, oltre ai residenti si riuniscono Niella Belbo, Feisoglio e Cravanzana. A Priocca i donatori di Canove e Govone. A Corneliano quelli del paese e di Piobesi d’Alba. Mango, Neive, Treiso,Trezzo Tinella formano il sesto macro gruppo.

Si può donare prenotando tramite l’App o telefonando all’AVIS di Alba, senza dimenticare che presso la sede centrale di Alba ci si può recare a donare la domenica e il venerdì. Con i macro gruppi siamo chiamati a dimostrare di essere ancora più uniti, perché non è il paese singolo che fa il donatore, ma lo è lo spirito di quest’ultimo, attento al prossimo, indipendentemente dal luogo di donazione del sangue o del plasma».

Che 2023 sarà?

«Le basi per fare bene ci sono sicuramente. Invito tutti a continuare a credere nell’AVIS che è un mezzo per donare il sangue, che è vita per noi stessi e per il prossimo. Di sangue ne abbiamo tutti bisogno. Quest’anno spero di vedere ancora più giovani, che sono il nostro futuro anche in queste situazioni, e sensibilizzare sempre di più le persone. A proposito stiamo lavorando, tra gli altri appuntamenti, ad un evento che, se andrà in porto, vedrà realizzarsi un mio sogno nel cassetto. Per ora non svelo nulla per scaramanzia. Dico solo che ci sono aspetti, anche curiosi, che mi legano ad una persona conosciuta, ma non dico in quale ambito».

Livio Oggero

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