Tante le reazioni seguite all'invio di una lettera che auspica il ritorno del fascismo, recapitata ieri martedì 14 marzo presso la sezione dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia di Cuneo.
Oggi verrà presentata la denuncia presso la Digos, incaricata delle indagini, che ne ha già informato il Ministero. Verrà quindi acquisita la lettera stessa, per procedere con le indagini tecniche, a partire dalla ricerca di eventuali impronte.
"Cuneo Nera! Faccetta nera, Piccola abissina. Ti porteremo a Roma Liberata... É giunta l'ora Camerata!! Vi state estinguendo, noi stiamo tornando! Cuneo Nera".
Si tratta di un testo scritto a mano, cosa abbastanza anomala, visti i tempi. Come da ogni scrittura, anche se lo stampatello non è di facile interpretazione grafologica, emergono dei tratti di personalità. Il testo ha dei riferimenti storici e mancano frasi offensive, parolacce e insulti.
Dalla Digos evidenziano come la firma "Cuneo Nera" sia del tutto nuova rispetto al panorama delle rivendicazioni o dei movimenti estremisti di destra.
Nel frattempo, la lettera, come detto, ha suscitato diverse reazioni.
Tra queste, quella di Gigi Garelli, direttore dell'Istituto Storico della Resistenza di Cuneo, che ha evidenziato come l'Istituto stesso "condivide lo sdegno espresso dal Presidente della sezione provinciale dell’ANPI, dott. Paolo Allemano, per la vergognosa lettera recapitata nei giorni scorsi alla sede cuneese dell’Associazione.
Il moltiplicarsi di segnali – ancorché insulsi, come quello recente – che da più parti indicano un ritorno delle peggiori destre retrograde, rafforza la determinazione delle istituzioni e di tutti coloro che condividono gli ideali intramontabili della Costituzione repubblicana nel comune impegno contro le spinte di matrice fascista e razzista che minano la vita democratica del Paese".
Così il Partito Democratico: Una vile lettera anonima che inneggia al ritorno del fascismo è stata recapitata presso la sede provinciale. Nella giornata di ieri, presso la sede dell’Anpi cuneese, è stata recapitata una lettera anonima ad opera di una fantomatica “CUNEO NERA” che annuncia il ritorno del fascismo.
La Comunità democratica esprime piena solidarietà all’Anpi e manifesta preoccupazione perché si registrano sempre più numerosi episodi di matrice esplicitamente fascista: dai danneggiamenti alle sedi del nostro Partito, che ormai sono all’ordine del giorno e non fanno purtroppo quasi più notizia, agli attacchi diffusi e ripetuti a luoghi simbolici che rappresentano le fondamenta condivise della nostra comunità nazionale.
Auspichiamo che le Istituzioni e le forze politiche condannino unanimemente questi episodi, le forze dell’ordine e la magistratura individuino e puniscano i colpevoli, la società civile, tutta, vigili sulla tenuta democratica della comunità nazionale.
Tutto ciò è ancora più grave poiché avviene in una città Medaglia d'Oro per la Resistenza, la città dell’Eroe Nazionale Duccio Galimberti, in una Provincia che è stata la culla della Resistenza e che ha visto il sacrificio di moltissimi Martiri per la Liberazione".
Questo il commento di Ughetta Biancotto, ex presidente provinciale dell'Anpi:
Il messaggio cartaceo giunto alla sede dell'Anpi di Cuneo, definito intimidatorio, è a dir poco obsoleto e riprende le parole di una canzone del ventennio fascista. Quel periodo storico ha seminato solo odio, guerre e massacri nei territori della nostra Europa e nelle colonie occupate dagli italiani inviate a colonizzare gli abitanti dell' Africa settentrionale (Libia, Etiopia, Abissinia, Somalia )
E' uno scritto di odio verso tutti coloro che esprimono idee di libertà, di giustizia sociale e pace.
Cuneo, città medaglia ORO alla Resistenza, al valor militare, che ha combattuto contro la dittatura nazista e fascista non si lascerà intimidire e denuncerà sempre questi episodi di revisionismo.Noi ci siamo e ci saremo sempre perché i valori della Lotta di Liberazione hanno dato all'Italia il diritto di esprimersi liberamente con il diritto di voto popolare per una Repubblica Parlamentare e una Costituzione
che rappresenta oggi più che mai la Carta vincente.
Ora spetta alle indagini tecniche provare a chiarire chi sia l'autore e quale fosse l'intento.