"Il Marocco è un nostro partner di eccezione". Così la direttrice di Confindustria Cuneo Giuliana Cirio ha accolto Youssef Balla, ambasciatore del Regno del Marocco in Italia. L'incontro ufficiale si è svolto questa mattina, venerdì 17 marzo, in sala Michele Ferrero di fronte a un pubblico di imprenditori, enti e istituzioni.
Presenti la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero: "Oggi è un incontro ufficiale ma si respira un clima ottimista e di fermento. Ci sono 620 cittadini marocchini presenti in città, è la prima comunità africana ben inserita con cui si sviluppano molti progetti, favorita anche da collegamenti con l'aeroporto di Levaldigi". E anche la viceprefetto Marinella Rancurello che ha ricordato un viaggio di Capodanno in Marocco a cavallo tra il 2019 e il 2020: "Un bellissimo paese e una splendida accoglienza".
L'obiettivo dell'incontro, condotto dal responsabile Affari internazionali di Confindustria Nicola Calvano, è stato quello di descrivere al tessuto imprenditoriale le peculiarità uniche del mercato marocchino e le opportunità di investimento in un paese che riveste il ruolo di primo porto per il continente africano, ma costituisce anche l’avamposto verso i mercati oltre-Atlantico. Tanto che la delegazione marocchina è a Cuneo da ieri, per incontri concreti con aziende del territorio.
"Tra questi due paesi ci sono relazioni importanti - ha aggiunto il presidente di Confindustria Cuneo Mauro Gola-: lo scambio fra la Granda e il Marocco è cresciuto del 25% negli ultimi anni. Vi sono 750 imprese del Marocco nella nostra provincia. E soprattutto registro una grande armonia del Marocco verso l'Europa. Riprendo le parole di re Assan II, monarca dal 1961 al 1999, secondo cui il Marocco è come un albero che ha radici nell'Africa ma che respira con le foglie dell'Europa".
L'ambasciatore Youssef Balla: "Il nostro è un sistema monarchico vecchio di 13 secoli, crocevia di civiltà. Il Marocco è attore attivo della stabilità, promotore di pace e dialogo. Ci sono banche solide, ha un'economia fiorente frutto di riforme politiche ed economiche. Esistono accordi di libero scambio con paesi africani, Unione Europea, Usa e paesi arabi. Tra i settori di punta agroindustria, turismo e terzo settore. Ma anche automotive che porta il Marocco nella top 15 mondiale, così come è strategico il settore delle energie rinnovabili".
A fare una fotografia della situazione economia marocchina è stato Khalid Atlassi, ministro plenipotenziario dell'ambasciata del Marocco in Italia: "Il mercato è garantito da accordi di libero scambio. Strategico il settore delle energie rinnovabili, in particolare per solare ed eolico. Poi automotive in grande sviluppo con la Renault che ha il più grande stabilimento africano in Marocco. Sta crescendo il settore ICT. Altro settore emergente è quello dell'industria aerospaziale con diversi investimenti esteri da parte di Boeing, Bombardier e Safran. Sviluppato il settore del tessile con forza lavoro competente e qualificata ad un costo inferiore rispetto al Vecchio Continente. Il turismo sta crescendo in modo importante perché è un paese florido di cultura, tradizione e storia. L'agricoltura è il maggiore settore. Ma stanno crescendo anche farmaceutica, logistica e mining. Infine è il secondo esportatore al mondo di fosfati".