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Attualità | 20 marzo 2023, 20:48

Roburent ha reso onore ai partigiani caduti sul territorio

La celebrazione si è tenuta nella parrocchia di San Siro. Il serto di fiori è stato deposto dalla nipote dei Partigiani Giuseppe Salvatico e Egidio Robaldo

Roburent ha reso onore ai partigiani caduti sul territorio

Una sobria cerimonia religiosa ha voluto rendere onore ai Partigiani caduti sul territorio della Parrocchia di San Siro o parrocchiani della stessa circoscrizione ecclesiastica a Roburent. Con la S. Messa officiata dall’Arciprete Giangi Olivero, si sono ricordati, presenti i congiunti (alcuni rientrati pure da Ventimiglia): Gregorio Pietraperzia, Desiderio Galleano, Costantino Vallepiano, Armando Briatore, Giuseppe Salvatico, trucidati nell’eccidio a Miassola il 17 marzo 1944; Carlo Sasso, Andrea Sasso, Egidio Robaldo, fucilati a Pamparato; sac. Giuseppe Dogliani, che svolgeva opera pastorale tra i Partigiani della Valle; Alfero Dapretto, di Pola, caduto durante uno scontro con i nazisti al Savin il 23 novembre del ’44. Promotori l’Associazione “Savin” e la onlus “col. Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo”, nati per far memoria dei fatti della Resistenza locale, non menzionati dalla storiografia maggiore.

Nell'occasione è stato ricordato che: “E’ doveroso e opportuno il ricordo convinto dei nostri Partigiani, che si sono immolatati per darci una vita comunitaria più libera e più democratica. È bene pregare per loro e con loro non solo privatamente come familiari, ma in modo comunitario e la comunità più importante è la Parrocchia. Dobbiamo rivolgere preghiere perché la guerra, insensata tragedia che li strappò alla vita, non si presenti, in nessun luogo, tanto più in località, purtroppo, da noi non lontane. Ascoltiamo la voce del Papa Francesco, che si ripete incessantemente, come già fecero a suo tempo Papa Pio XII° e prima ancora Benedetto XV°."

La onlus “col. Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo” e l’associazione “Savin” hanno voluto richiamare con una semplice lastra in marmo e metallo, quanti sono stati trucidati nella nostra comunità. Abbiamo in varie occasioni e tempi richiamato i fatti di Miassola, di Pamparato, del Carlet e del Savin., vogliamo  ora solo accennare al più giovane tra i Partigiani, Desiderio Galleano, di appena 16 anni.  A ragion veduta a lui è stata dedicata la Scuola Media di Serra Pamparato, Istituto  intercomunale, gesto  voluto dall’Amministrazione Comunale del Sindaco Rinverdi Canova e dallo stesso in quanto Preside. Il Comandante di Desiderio, lo scomparso maestro Guido Somano di Mondovì, ricordava che era un giovane intelligente e di sicuro coraggio, assolutamente non incosciente. Per questo fu scelto  per la operazione di polizia, concordata tra il Comando Partigiano di Valle ed i nazisti comandanti la Piazza di Mondovì,  descritta con ruolo di ordine pubblico nella vicina città. La squadra fu perspicacemente richiamata a Valcasotto dal maggiore Enrico Martini Mauri, quando comprese che i Partigiani stavano per essere deportati, come lo furono quelli inviati a Fossano. Altra presenza di Desiderio fu quella dell’assalto all’Albergo “Miramonti” di Garessio, per catturare la guarnigione nazista; egli si distinse in entrambi i momenti.” Un nobile messaggio è pervenuto dal Sindaco di Maccagno, in provincia di Varese, Fabio Passera, che ha fatto in particolare menzione di Gregorio Pietraperzia, il coordinatore del gruppo di Partigiani, che tentò di salvare i roburentesi, presentandosi da solo al drappello di nazisti , sicuramente portati a conoscenza del nascondiglio introvabile,  da parte di qualche spia del paese. Dopo la benedizione la lapide è trattenuta temporaneamente in Chiesa; sarà poi trasferita nella Cappella Mortuaria dei Parroci.

c.s.

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