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Attualità | 21 marzo 2023, 15:52

Da Alba all’ospedale di Verduno in autostrada: lunedì 3 aprile l’apertura su una corsia per senso di marcia

In quella data attesa la visita del ministro Salvini e il possibile annuncio in merito allo sblocco del progetto relativo al tronco dell’A33 tra Verduno e Cherasco

Procede il cantiere che da mesi interessa anche la tangenziale di Alba

Procede il cantiere che da mesi interessa anche la tangenziale di Alba

Lunedì 3 aprile. E’ questa la data che dovrebbe segnare una prima, parziale entrata in esercizio dell’autostrada Asti-Cuneo nel tratto compreso tra la tangenziale di Alba e la grande rotatoria in avanzato stato di realizzazione nella zona al confine tra i comuni di Roddi e Verduno, ai piedi dell’ospedale di Verduno.

Da quella data – conferma al nostro giornale l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Gabusi, che nel frattempo ha convocato per lunedì 27 marzo una riunione di aggiornamento del tavolo regionale di supporto all’opera – si potrà infatti viaggiare senza soluzione di continuità dalla tangenziale di Alba all’innesto con la Sp 7 nella zona ai piedi del "Michele e Pietro Ferrero", senza più dover uscire in zona Cantina Roddi e dover imboccare da lì la stessa provinciale.

In un primo momento la tratta, che rappresenta il tronco B del lotto autostradale II.6, sarà percorribile su una sola corsia per senso di marcia, in attesa dell’ultimazione definitiva da parte delle aziende da tempo impegnate sul cantiere per conto della concessionaria Asti Cuneo Spa.     

Al momento del varo, anticipato nei giorni scorsi dal governatore Alberto Cirio, dovrebbe accompagnarsi la visita al cantiere annunciata questa mattina dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Sulla coincidenza manca ancora una conferma ufficiale, ma proprio questa mattina il vicepremier ha fatto sapere con una nota ufficiale di aver aggiornato il dossier relativo all’infrastruttura, "a conferma della grande attenzione che il Mit riserva a quest'opera fondamentale per il Piemonte", e che "presto effettuerà un sopralluogo" sul cantiere autostradale.  

Nell’occasione – alla presenza del governatore Cirio, dell'assessore Gabusi, dell'amministratore del gruppo Astm Umberto Tosoni e l'amministratore delegato dell'Asti-Cuneo Bernardo Magrì – lo stesso vicepremier potrebbe comunicare l’atteso sblocco del progetto relativo alla tratta ancora mancante, quella che consentirebbe il collegamento tra il percorso astigiano e albese e quello che oggi si interrompe nelle campagne di Cherasco.

Sul necessario benestare al progetto del tronco II.6 A da parte del Ministero della Cultura, che nelle scorse settimane aveva richiesto alla Asti Cuneo Spa una serie di integrazioni prima di concedere il proprio benestare alla valutazione di impatto ambientale (Via), la Regione fa intanto sapere che l'iter procede, dopo gli incontri tra la Sovrintendenza e la società Asti-Cuneo che si sono svolti a Torino nelle scorse settimane.

"Incontri positivi – si legge in una nota diffusa dal Palazzo della Giunta regionale – perché la società Asti-Cuneo ha recepito le istanze della Sovrintendenza integrando la documentazione richiesta. Si tratta di interventi di carattere non strutturale, che non modificano il tracciato ma sono finalizzati a migliorare gli aspetti legati al mascheramento di alcuni dei rilevati autostradali previsti. Ora la Sovrintendenza ha trasmesso a Roma la documentazione per il parere formale definitivo dal parte del Ministero della Cultura, che integrerà la procedura di Via per l'autorizzazione definitiva da parte del Ministero dell'Ambiente, titolare della procedura complessiva".

Ezio Massucco

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