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Attualità | 24 marzo 2023, 11:15

Cuneo, nuova sede del ‘Grandis’: si punta all’abbattimento del Provveditorato in estate

Ieri sera la commissione consiliare in cui i vertici provinciali hanno illustrato il progetto. Sturlese e Boselli criticano la gestione Borgna, Noto e Manassero la difende: “Nessuna forzatura urbanistica. Sostituiamo un edificio energivoro con uno più moderno”

Lo stabile del Provveditorato di Cuneo

Lo stabile del Provveditorato di Cuneo

L’intenzione è quella di abbattere il Provveditorato di Cuneo il prossimo luglio, per poter procedere con i lavori di costruzione del nuovo polo scolastico dedicato al ‘Grandis’ entro la fine dell'anno (la scadenza del 2026 dettata dai progetti del PNRR incombe).

La tematica è stata illustrata nella serata di ieri (giovedì 23 marzo) durante una commissione consiliare congiunta, III e VI, della città. Presenti – oltre alla sindaca Patrizia Manassero e agli assessori competenti Luca Serale e Paola Olivero – anche i vertici provinciali, e cioè il presidente Luca Robaldo, il consigliere con delega Davide Sannazzaro e il dirigente Fabrizio Freni.

La Provincia ha quindi illustrato a maggior beneficio dei nuovi consiglieri comunali il progetto realizzato dallo studio Kuadra e deliberato dalla precedente amministrazione a guida dell’allora sindaco cuneese Federico Borgna: 20.000.000 di euro – dei quali 1.750.000 per la sola demolizione del Provveditorato – che consegneranno alla città un nuovo polo scolastico capace di accogliere 1.080 studenti e dotato di 40 aule, cinque terrazze didattiche, 17 laboratori, un auditorium, una palestra con due campi un’aula magna e un’area verde con gradoni. Un edificio costruito a prefabbricati modulati, dotato di servizi e strutture di supporto, e capace di vantare alti livelli di funzionalità, sicurezza, economicità ed ecocompatibilità.

Gli 85 dipendenti – divisi tra Provveditorato (35) e Regione (50) – ospitati all’interno dello stabile di corso De Gasperi 40, una volta abbattuto quest’ultimo si prevede di ricollocarli in alcune sale attualmente vuote del palazzo della Provincia (assieme all’archivio del Provveditorato).

Sono ancora in fase di analisi e comparazione le proposte di realizzazione pervenute.

I dubbi di Sturlese e Boselli sulla 'gestione Borgna'

La commissione ha visto ampia partecipazione, specie tra il pubblico. Il dibattito ha visto i consiglieri di maggioranza e minoranza esprimere giudizi – in contrasto o a favore – della ‘gestione Borgna’ del progetto.

Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) e Giancarlo Boselli (Indipendenti) hanno lamentato per esempio uno scarso coinvolgimento del consiglio comunale. Carmelo Noto (PD), invece, ha difeso l’iter sottolineando come non siano state effettuate forzature a livello urbanistico e che l’abbattimento del Provveditorato e la realizzazione del nuovo polo scolastico fossero già nell’aria.

Siamo entrati in amministrazione quando tutto ormai era deciso ma non siamo d’accordo sull’impostazione urbanistica – ha detto il capogruppo indipendente - : non avremmo abbattuto il provveditorato, edificio valido e nuovo la cui distruzione non è necessaria (ma probabilmente funzionale all’accesso ai fondi PNRR)”.

Insomma, crediamo che il fabbricato si sarebbe potuto recuperare, così come altri edifici scolastici della città. E invece si è scelto di optare per un consumo di territorio importante e potenzialmente evitabile – ha aggiunto Boselli - . Vero che una scuola in più sul territorio è sempre un bene ma è necessario anche capire ‘come’ la si costruisce. Si sono valutate le conseguenze sul traffico e sulla mobilità, tra l’altro in un’area in questo senso già delicata?

“La questione ci era stata presentata dall’ex sindaco Borgna come progettualità architettonica pura, sulla quale non avevamo potuto esprimerci come consiglio comunale: non si parlava di una vera programmazione scolastica ma di intercettare dei fondi – ha commentato il decano di Cuneo per i Beni Comuni - . L’incontro è stato utile, ma non ci possiamo nascondere dietro le responsabilità e le aree di competenza; il Comune deve realizzare una programmazione concreta e funzionale rispetto ai suoi poli scolastici”.

 

 

Quotidianamente la città di Cuneo accoglie oltre 7.000 studenti delle superiori e quindi la logistica dei trasporti è una partita importantissima per noi” ha commentato la sindaca Manassero.

Il progetto è stato pensato dall’amministrazione precedente ed è perfettamente adeguato dal punto di vista urbanistico – prosegue Manassero - . La scuola superiore più recente, in città, risale al 1974; è evidente che c’è un serio bisogno di messa in sicurezza e nuovi spazi dedicati. Abbiamo sottolineato l’importanza di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria alla Provincia, come quella di necessità di nuove aule per scuole come il liceo Musicale, che ha intenzione di muoversi con fondi dedicati”.

Si abbatte un edificio energivoro e non più contestuale alle attuali misure relative al consumo energetico, conferendo alla città una struttura più moderna” ha concluso la sindaca.

 

 

Simone Giraudi

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