La Chiesa italiana ha indetto una colletta nazionale in tutte le chiese domenica 26 marzo (V di Quaresima) come segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate di Turchia e Siria.
Dinanzi a tale immane tragedia, pur consapevoli delle emergenze sociali presenti sui nostri territori, non si può rimanere inermi e serve far arrivare la nostra vicinanza a chi è stato colpito da questo catastrofico sisma.
È stato così raccolto l'appello di papa Francesco, lanciato al termine dell'udienza generale dello scorso 8 febbraio. “Il mio pensiero va, in questo momento, alle popolazioni della Turchia e della Siria duramente colpite dal terremoto, che ha causato migliaia di morti e di feriti. Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità. Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori, in parte già martoriati da una lunga guerra”.