Prima stoccata. In attesa di capire se la sfida vera e propria sarà alle urne per la presidenza della Regione Piemonte, Daniele Valle ha punzecchiato l’attuale Governatore Alberto Cirio, che nelle ultime settimane sembra diviso tra l’ipotesi di una ricandidatura e l’opzione Europa, magari come commissario europeo.
"Sappiamo che non decide lui, scelgono a Roma: si adeguerà a quello che decidono gli altri per lui". Il pensiero del consigliere regionale del Pd è chiaro: al netto di ambizioni e suggestioni, Cirio non sarà padrone del proprio destino ma si adeguerà a quello che per lui sceglieranno dalla Capitale. Giorgia Meloni, per intenderci.
Quel che Valle tiene a ribadire è che un ruolo decisivo spetterà al partito del primo ministro, Fratelli d’Italia: “Hanno tutto l’interesse ad avere una Regione al Nord. In questo momento Fdi con il 30% dei consensi governa due Regioni in tutta Italia, direi pochine”. “Sicuramente - ha proseguito il vice presidente del Consiglio regionale - ci sarà un riequilibrio e immagino che il Piemonte possa ricadere in questo effetto domino. Vorranno far valere il loro peso: quel che è certo è che la ricandidatura di Cirio non si decide in Piemonte”.
E mentre il Pd, che guida la coalizione di minoranza, attende quindi di capire se il Governatore sarà o meno l’avversario da battere, anche Valle decide di prendere tempo per avanzare la propria candidatura alla presidenza del Piemonte: “Noi faremo le primarie, come sempre fatto”. “La mia disponibilità? Me lo chiedono in molti, quando sarà il momento valuterò” ha concluso Valle. Un modo per non scoprire le carte per primo, in attesa di conoscere la mossa di Cirio. O di “Giorgia”