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Politica | 30 marzo 2023, 09:53

Saluzzo, matassa ancora tutta da dipanare a sinistra, a destra e al centro

“Insieme si può” rinvia ogni decisione sul dopo Calderoni al tardo autunno. Fratelli d’Italia vuole il comando del centrodestra e apre una sede in via Torino mentre Forza Italia è alla ricerca di un compromesso sul coordinatore cittadino. Il Terzo polo si fa corteggiare ma per ora non decide

Saluzzo, matassa ancora tutta da dipanare a sinistra, a destra e al centro

Mentre “Insieme si può” attende di conoscere le decisioni del sindaco Mauro Calderoni – ammesso e non concesso che nel frattempo venga modificata la normativa che consenta il terzo mandato - il centrodestra cerca di strutturarsi.

Fratelli d’Italia ha assunto il comando di una coalizione tripartito tutta da costruire, visto che una reale opposizione in questi quattro anni in Consiglio comunale non c’è stata.

I Fratelli, per dimostrare che fanno sul serio, hanno ultimato di allestire la nuova sede in via Torino 19 (angolo via Donaudi) anche se la data dell’inaugurazione ufficiale non è ancora stata calendarizzata.

Se dalla Lega non giungono segnali, non così in Forza Italia, dove la scorsa settimana si sono registrati significativi sommovimenti col cambio al vertice nella sezione cittadina.

Franco Graglia, coordinatore provinciale, avrebbe chiamato ad assumere il ruolo, al posto di Fulvio Bachiorrini, Cesare Cavallo, sindaco di Rifreddo, ex agente di polizia municipale a Saluzzo e attuale comandante nell’Unione Alpi del Mare.

Usiamo il condizionale non a caso dal momento che ci sono stati contraccolpi perché Bachiorrini, unico consigliere comunale forzista in municipio, non ha accolto di buon grado il ventilato passaggio di consegne.

Graglia, per evitare di aprire un fronte di ostilità interno, ha fatto un parziale dietrofront sostenendo che “nessuna decisione è ancora stata assunta”.

Considerate le turbolenze che caratterizzano in questi giorni Forza Italia a livello nazionale, dove c’è stato il cambio del capogruppo alla Camera, il “caso Saluzzo” appare comunque ben poca cosa.

Per uscire dall’impasse pare si intenda ricorrere, come sempre, ad una soluzione di compromesso: Cavallo coordinatore per il Saluzzese affiancato da una donna con un incarico cittadino, ma con la supervisione del sindaco di Rifreddo nella veste di comandante in capo.

L’unica certezza sembra essere l’uscita di scena di Bachiorrini, il quale potrebbe abbandonare la scena o assumere qualche iniziativa in proprio riposizionandosi in un ruolo questa volta meramente civico.

La Lega tace non essendo nelle corde dei suoi tre consiglieri, Paolo Demarchi, Domenico Andreis e Paolo Scaletta, l’assunzione di percorsi che non siano stati prima vidimati dal segretario provinciale e senatore Giorgio Maria Bergesio.

I Fratelli d’Italia scalpitano ma nomi dal cilindro non ne escono.

Si è appreso che nei giorni scorsi il capogruppo regionale, Paolo Bongioanni, ha sentito alcuni notabili; incontri meramente interlocutori e senza riscontri tangibili.

Il Terzo polo (Azione-Italia Viva), dopo l’euforia del dopo elezioni politiche del 25 settembre – in città aveva ottenuto oltre il 12% - è in posizione attendista.

Il segretario provinciale di Azione, il saluzzese Andrea Vassallo, aspetta indicazioni dal vicesegretario nazionale Enrico Costa, il quale in cima alle sue preoccupazioni, prima delle comunali di Saluzzo, ha le elezioni regionali ed europee del prossimo anno.

Nella città del Marchesato la matassa resta tutta da dipanare.

Destra e sinistra vogliono vedere gli uni le mosse dell’altro, mentre la galassia centrista, per ora, si accontenta di farsi corteggiare.

GpT

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