/ Bra e Roero

Bra e Roero | 02 aprile 2023, 09:34

Schegge di luce: pensieri sui Vangeli festivi di fra Andrea Nico Grossi

Commento delle Letture della Messa del 2 aprile, domenica delle Palme

“Gesù entra a Gerusalemme”, disegno di Pinuccia Sardo

“Gesù entra a Gerusalemme”, disegno di Pinuccia Sardo

Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un’asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito”». Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Dite alla figlia di Sion: “Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un’asina e su un puledro, figlio di una bestia da soma”».

I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!».
Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea» (Mt 21,1-11).


Oggi, 2 aprile è la domenica delle Palme (anno A, colore liturgico rosso). A commentare il Vangelo della Santa Messa è il sacerdote Andrea Nico Grossi dei Frati Minori della chiesa di San Bernardino, in Saluzzo.
Amore, vita, valori, spiritualità sono racchiusi nella sua riflessione per “Schegge di Luce, pensieri sui Vangeli festivi”, una rubrica che vuole essere una tenera carezza per tutte le anime in questa valle di esilio. Pensieri e parole che, insieme al disegno dell’artista Pinuccia Sardo, sono come scintille per accendere le ragioni della speranza.
Eccolo, il commento.
«Mi porrò come sentinella per la mia casa contro chi va e chi viene, non vi passerà più l’oppressore, perché ora io stesso sorveglio con i miei occhi. Esulta grandemente, figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d’asina. Farà sparire il carro da guerra… e il cavallo da Gerusalemme, l’arco di guerra sarà spezzato, annuncerà la pace alle nazioni, il suo dominio sarà da mare a mare e dal Fiume fino ai confini della terra» (Zc 9,8 ss). Queste parole del profeta Zaccaria ci danno il senso di ciò che sta avvenendo a Gerusalemme. Gesù che entra in città, è colui che viene per far «sparire il carro da guerra… e a spezzare l’arco da guerra»; Lui è la sentinella che sorveglia, affinché l’oppressore non entri più a devastare. Per questo sceglie l’asina e il puledro; i due animali sono insieme, perché il puledro è ancora da allattare. Non sono cavalli da guerra, ma animali deboli. Dio giunge disarmato, per salvare la Sua gente.
L’accoglienza sembra garantirgli successo; gli stendono i mantelli come si faceva con i Re; la folla è festante e gli grida «Osanna» che significa «Oh sì, salvaci». Gesù è circondato da entusiasmo, tipico delle folle che si auto esaltano. Però, tutto questo dura un soffio. La stessa folla, influenzata dai capi dei sacerdoti e dagli anziani chiede che il Governatore liberi Barabba e faccia morire Gesù. La sapienza popolare sintetizza molto bene questo atteggiamento, quando afferma «Passata la festa, gabbato lo santo».
Finché c’è da trarre qualche vantaggio va tutto bene, ma quando c’è da metterci del proprio, allora è un altro paio di maniche. Un conto è fare festa per un Re vittorioso, un altro è stare dalla parte di un perdente.
C’è molto da riflettere in questa situazione. Siamo anche noi di quelli che stanno con Gesù finché vince? Oppure lo seguiamo fino in fondo, fidandoci di Lui? Siamo di quelli che sanno dire con la stessa facilità «Osanna» e «Crocifiggilo»? Ci piace stare alle porte di Gerusalemme o accettiamo anche di stare ai piedi della croce?

Silvia Gullino

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium