Il Premio Ancalau ha scelto il Tema della cucina tradizionale di Langa come centro dell’attenzione dell’evento 2023 e l’atto di inizio della lunga giornata di domenica 18 giugno sarà appunto la attribuzione al grande Maestro della Hall of Fame del Premio che gli sarà consegnata da Maria Teresa Mascarello, Signora del vino, amica e ammiratrice di Cesare Giaccone.
Seguirà la “laudatio” da parte del giornalista Luigi Sugliano, amico e cantore dell’estro di Cesare e autore con Luciano Bertello e altri testimoni ammirati di due opere editoriali (Sorì edizioni) con le memorabili foto di Bruno Murialdo che restituiscono attraverso le immagini e le narrazioni il profumo e il sentire di una potente rivoluzionaria passione creativa insieme al senso di un attaccamento viscerale alla sua terra e alle radici popolari della grande cucina territoriale. Di Cesare Giaccone ha scritto Luciano Bertello: “Per capire lo spirito delle Alte Langhe, bisogna conoscere Cesare”. Una definizione scultorea.
La mattinata proseguirà poi con il Convegno al quale interverranno testimoni di rilievo del mondo della cucina e critici gastronomici quali Oscar Farinetti, Davide Rampello, Gianni Revello, Piercarlo Grimaldi, Paola Gula, Fulvio Marino.
“La cucina di Langa è centrale nel Sistema-Langa. È la sua ispiratrice. Senza di lei forse anche il tartufo, i grandi vini e l’ospitalità stellata non avrebbero potuto ottenere il successo che oggi hanno” dice Ettore Secco, Sindaco di Bosia.
Silvio Saffirio, Presidente dell’associazione culturale Ancalau, aggiunge: “Intavolare (è il caso di dirlo) una riflessione sulla nostra cucina significa ricordare e onorare un debito di riconoscenza verso le creatrici di quegli abbinamenti sapienti e di quelle ricette non scritte. Furono le nostre bisnonne, le nostre nonne, le nostre madri. Coltivarono l’arte di fare grandi cose con niente e sono loro le prime e più autentiche “ancalau”.