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Cuneo e valli | 27 aprile 2023, 12:35

Le strade del rinnovo della Fondazione CrCuneo portano verso Confindustria

Le recenti vicende torinesi cambiano il quadro che sin qui era stato ipotizzato. Calano le quotazioni dell’ex sindaco Federico Borgna e salgono quelle di Mauro Gola, ora presidente della Camera di Commercio e di Giuliana Cirio, direttore generale degli Industriali

Nella foto, da sinistra, Mauro Gola, Giuliana Cirio ed Ezio Raviola

Nella foto, da sinistra, Mauro Gola, Giuliana Cirio ed Ezio Raviola

Il terremoto verificatosi nei giorni scorsi ai vertici della Fondazione Cr Torino con la sconfitta di Giovanni Quaglia e l’arrivo di Fabrizio Palenzona causerà inevitabilmente sommovimenti nel mondo delle Fondazioni piemontesi di origine bancaria.

Se le tre “piccole”, Fossano, Savigliano e Saluzzo, tremano, anche la pur robusta Fondazione Cuneo guarda con qualche apprensione a ciò che succederà a Torino nei prossimi mesi.

Tra un anno, proprio di questi giorni, ci sarà il rinnovo dei vertici e anche questa volta la lotta per presidenza e cda si annuncia come la madre di tutte le battaglie, secondo un consolidato copione. 

Se fino a qualche mese fa l’erede designato (quasi naturalmente) del presidente attuale, Ezio Raviola, pareva essere l’ex sindaco di Cuneo ed ex presidente della Provincia Federico Borgna, oggi non è più così.

Le quotazione di Borgna sono in ribasso, mentre tutti i bookmaker danno in forte risalita quelle di Mauro Gola, presidente uscente di Confindustria Cuneo e attuale presidente della Camera di Commercio.

La designazione di Gola metterebbe in pole position le categorie produttive di industriali e artigiani. 

In questo gioco ad incastro, in buona parte già abbozzato, Gola lascerebbe la guida della Camera di Commercio a Luca Crosetto, presidente di Confartigianato.

Arricciano appena un po’ il naso i commercianti di Luca Chiapella, ai quali industriali e artigiani replicano sostenendo che in passato hanno già avuto molto durante il lungo governatorato di Ferruccio Dardanello.

La figura di Gola è dunque quella che ad oggi sembra stagliarsi con maggior evidenza sopra le altre, anche se – secondo talune interpretazioni – dovrebbe dimettersi in questi giorni dalla presidenza della Camera di Commercio per non incorrere in incompatibilità statutarie e di regolamento della Fondazione.

Accanto a questo nome, circola anche quello di Giuliana Cirio, che di Confindustria è direttrice generale.

Il nome di Giuliana Cirio, sorella del presidente della Regione Alberto Cirio, era stato oggetto di chiacchiericcio nelle scorse settimane ad Alba, come possibile candidato sindaco per il centrodestra, ma era stata lei stessa, prontamente, a mettere a tacere le voci.

“Il municipio di Alba – aveva risposto ad una nostra precisa domanda – non rientra nei miei progetti”.

Tornando alla Fondazione Cuneo, superfluo ricordare che la politica eserciterà un ruolo e non solo di suggerimento. Se fino a qualche settimana fa si riteneva che a decidere fossero in due, Giovanni Quaglia e Alberto Cirio, ora ne è rimasto uno solo.

A dire la loro ci proveranno anche la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, e il presidente della Provincia, Luca Robaldo, ma certamente non con altrettanta influenza.

Un anno è comunque lungo da passare e molteplici fattori possono ancora determinare cambiamenti oggi nemmeno ipotizzabili. La quasi concomitanza di appuntamenti elettorali cruciali, quali le europee e le regionali insieme al rinnovo di varie amministrazioni comunali ricomprese nell’area geografica della Fondazione Cuneo (Cuneese, Monregalese ed Albese) aggiungono elementi di ulteriore incertezza.

Gli allibratori hanno aperto le scommesse sui soggetti che abbiamo indicato, dando per scontato che l’attuale presidente monregalese Ezio Raviola sia fuori gioco, ma così non è. La storia della politica è ricca di episodi al paragrafo “conventio ad excludendum” .

In mancanza di larghe intese o di insuperabili contrapposizioni lo statu quo è garanzia per tutti i contendenti.

Giampaolo Testa

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