La vita porta con sé costante evoluzione, e niente di tutto ciò che la rappresenta rimane immutato. Una parte molto importante della vita di ogni individuo, è rappresentata dal lavoro. Che sia quello dei nostri sogni, una occupazione momentanea o definitiva, lavorare è alla base della nostra struttura sociale, e ci permette di godere di beni, servizi e anche di piaceri. Come tutto il resto, anche il mondo del lavoro non è rimasto immutato, cambiando di pari passo con le scoperte scientifiche, ricevendo maggiore influenza dall’avanzare della tecnologia, la quale con i suoi progressi, ha fornito innumerevoli miglioramenti a tantissime tipologie di lavoro, andando spesso ad aumentare l'efficienza, le condizioni lavorative e anche l’automatismo.
Proprio quest’ultimo non sempre è visto di buon occhio nel mondo del lavoro, in quanto è riuscito a far rimpiazzare diversi lavoratori umani da macchine, oppure a ridurre il numero richiesto per determinate operazioni, e talvolta questo si riassume in minori posti di lavoro. In questo periodo storico, stiamo vivendo il particolare avanzare dell’intelligenza artificiale, che sta sempre di più invadendo anche il mondo del lavoro. Sarà un aiuto? Un ostacolo anche a chi ha un curriculum vitae valido e compilato secondo CVMaker? Un nuovo modo di lavorare in simbiosi con essa? Proviamo a rifletterci su.
L’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro
Si sente sempre più frequentemente parlare di questa Intelligenza Artificiale, e proviamo a partire dalle base in modo semplice. Si definisce Intelligenza Artificiale, l’abilità di una macchina di assimilare e poi utilizzare abilità prettamente umane, come la creatività, il ragionamento e l’apprendimento. Cercando di farla ancor più breve, si danno degli input a una macchina, come la richiesta di scrivere qualcosa, disegnare oppure di ragionare su un determinato fattore, e quest’ultima riesce a esaudire la nostra richiesta.
Proprio nell’ambito della creatività, l’Intelligenza Artificiale sta diventando sempre più diffusa tra le persone, tramite applicazioni facilmente reperibili e utilizzabili sul proprio PC oppure dispositivo mobile come lo smartphone. Una su tutte è quella di Bing, tramite la quale, proprio sotto la voce creatività, possiamo chiedere a una intelligenza artificiale di disegnare qualcosa per noi, oppure di scrivere una storia, dandole tutti i dettagli che vogliamo siano inseriti nel suo lavoro. In questo caso l’intelligenza artificiale viene usata per un semplice svago, ma se applicassimo queste funzioni in ambito lavorativo?
L’intelligenza artificiale creativa: il disegno
In realtà, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito lavorativo è già avvenuto. Un esempio recente, e che ha suscitato diverse polemiche, è stata la copertina del libro Snow Crash di Neal Stephenson, creata interamente con l’intelligenza artificiale Wombo. Il risultato è particolare, probabilmente anche adatto alla tipologia del libro e al suo contesto, ma quindi perché ha scaturito polemiche? Qui è entrato in gioco il fattore artistico, tra i sostenitori della teoria che quella delle intelligenze artificiali, non potrà mai essere arte, ma in fondo si potrebbe anche leggere come “se si usa l’Intelligenza Artificiale per questi lavori, cosa rimane agli artisti?”. Sono discorsi più ampi che si affronteranno nelle sedi predisposte. Questa comunque rimane una delle principali applicazioni per l’intelligenza artificiale, ovvero quello della creazione di immagini.
L’intelligenza artificiale creativa: la scrittura
Come accennato poco sopra, anche le Intelligenze artificiali più semplici e reperibili gratuitamente sono in grado di produrre storie, notizie, e scritti vari, sempre a patto che venga istruita con gli adeguati dati e argomenti che deve trattare. Un esempio in questo ambito ci viene dato dal libro “Non Siamo Mai Stati Sulla Terra”, un libro che è stato scritto per intero da una Intelligenza Artificiale (Rocco Tanica come co autore), creato con l’intelligenza artificiale Out0mat-B13 una delle tante I.A. che si possono trovare online.
Anche in questo caso, viene da pensare fino a che punto queste Intelligenze Artificiali possano sostituire o imitare la creatività umana, e se riusciranno un giorno anche a superarla. Certo l’applicazione nel mondo del lavoro di questa scoperta ha tantissimo potenziale, ma va vista come sostegno o sostituzione. Online si trovano diversi lavori che richiedono capacità di scrittura, come redattori, giornalisti e vari, ma per i datori di lavoro di queste tipologie di lavori, sarà conveniente fare affidamento su una I.A., magari gestibile comodamente da casa? Questo creerà minori posti di lavoro? Il cambiamento del mondo del lavoro è sempre stato dietro l’angolo e soprattutto in continua evoluzione, ma l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale potrebbe rappresentare una svolta davvero sensibile.