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| 23 maggio 2023, 17:02

Adolescenza, quali percorsi d'aiuto? A Cuneo una giornata di studi promossa dalla cooperativa albese Coesioni Sociali

Ricerche ed esperienze sul territorio piemontese nel programma del convegno in programma giovedì 25 maggio allo Spazio Incontri della Fondazione Crc

“Adolescenza: quali percorsi di aiuto. Ricerche ed esperienze sul territorio piemontese”, il titolo dell'incontro

“Adolescenza: quali percorsi di aiuto. Ricerche ed esperienze sul territorio piemontese”, il titolo dell'incontro

“Adolescenza: quali percorsi di aiuto. Ricerche ed esperienze sul territorio piemontese”. Questo il titolo dell'importante convegno che giovedì 25 maggio riunirà a Cuneo un qualificato parterre di attori del settore pubblico e del privato sociale che da anni si occupano del problema della adolescenza. A riunirli presso lo Spazio Incontri della Fondazione Crc la cooperativa albese Coesioni Sociali, promotore della giornata di studi.

Da oramai quindici anni le strutture di Neuropsichiatria Infantile dell’Asl Cn1 prima e della Cn2 dopo, si avvalgono del terzo settore per ampliare la rete dei servizi per minori seguiti a livello ambulatoriale e ospedaliero, e il convegno vuole mettere a confronto tutti gli operatori coinvolti sul territorio piemontese per dare risposte concrete.

Il convegno (il cui programma completo è scaricabile in fondo alla pagina) verrà introdotto da Claudio Alberto, vicepresidente della Cooperativa Coesioni Sociali (foto sotto), uno dei partner che da anni si occupa del problema attraverso la gestione di comunità residenziali come la Comunità Gianburrasca di Scagnello, la Comunità L’isola di Peter Pan di Murazzano, alle quali si sono aggiunte, nell’ultimo biennio i centri socio-riabilitativi L’Approdo di Dogliani e la Rosa di Gerico di Alba che accolgono minori tra i 10 e 17 anni.

“Negli ultimi anni e, soprattutto, dopo la pandemia, sono emerse una molteplicità di problematiche: ansia, stress, attacchi di panico, grandissima sfiducia negli adulti, mancanza di prospettive future”, afferma Miranda Bessone, psicologa e psicoterapeuta del progetto "Support", un servizio creato proprio per seguire i ragazzi che vivono nel contesto sociale della propria famiglia o debbono subire dei ricoveri ospedalieri per l’aggravamento della loro situazione psico-fisica.

Elena Broccardo, responsabile del Dipartimento Minori della Cooperativa Coesioni Sociali: “Compito del nostro operato deve essere la ricostruzione di una fiducia nel rapporto interpersonale e di una riacquisizione del proprio ruolo all’interno della famiglia, della scuola e delle altre agenzie sociali e scolastiche attraverso realtà semiresidenziali e alle comunità residenziali. Inoltre, dal dopo pandemia stiamo sperimentando servizi territoriali che abbiamo chiamato 'Support', prestati sia nel contesto sociale dove vive il minore, sia presso i presidi ospedalieri, quando è necessario affrontare un ricovero. Entrambi i servizi, insieme e in stretta collaborazione con l’attività ambulatoriale e do coordinamento svolta dalle due Npi delle Asl Cn1 E Cn2, hanno creato un modello di rete che andremo a presentare al seminario del 25 maggio”.

Il modello del lavoro in rete e la proposta di servizi più flessibili e dislocati sul territorio saranno tra i temi anche di una tavola rotonda che vedrà la presenza dell’assessore Regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi.

 

Redazione

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