128 mm: questo è il dato Arpa del mese di maggio relativo alle precipitazioni cadute ad Alba. Un numero importante che torna a segnare la tabella delle piogge annuali in modo significativo, e che permette al fiume Tanaro di tornare a lambire lo “zero” del livello ottimale, facendo recuperare ben 1.30 metri, dato prima delle perturbazioni che hanno segnato soprattutto il nord Italia, colpendo in modo grave alcune zone, tra cui la parte orientale dell’Emilia Romagna, dove i danni, come sappiamo, sono veramente seri.
In Piemonte non è stato così e, a parte qualche frana o allagamenti contenuti, la pioggia è stata un toccasana. Concentrandoci sull’albese, Langhe e Roero, ci sono state zone dove i mm caduti sono stati importanti: «Maggio è stato un mese piovoso ma, in passato, ce ne sono stati più significativi - afferma Laura Campigotto della Protezione Civile di Alba - ma, se rapportato al periodo di siccità, è stato un periodo importante per far respirare l’agricoltura in vista dell’estate.
I dati dimostrano che le precipitazioni sono cadute più insistentemente in alcune zone rispetto ad altre. Ai 126 mm di Alba, fanno fronte, ad esempio, i 194 mm di Bra, e, se ci si sposta verso le colline, a Belvedere Langhe sono scesi 223 mm, mentre a Mango 161 mm, a Roddino 182 mm, a Rodello 178 mm, a Somano 187 mm, a Castellinando 131 mm, a Baldissero 170 mm. Verso le colline gli accumuli sono stati maggiori, ma, se ci spostiamo verso le valli del cuneese e le montagne, sono stati raggiunti anche 400 mm nel Monregalese.
Ci apprestiamo a vivere una fase ancora instabile: in base ai modelli meteorologici ci sono ancora possibilità di pioggia per alcuni giorni, fenomeno dovuto al fatto che l’alta pressione che porterà verso l’estate non è ancora salda alle nostre latitudini».