"Una delle più belle mostre di Nicola Bolla". A parlare è Nicola Davide Angerame, curatore dell’esposizione by Paratissima, inaugurata sabato alla Castiglia. Un'esposizione costruita come un “viaggio dentro il teatro dei fantasmi amici”, “The Ghosts of My Friends”, galleria di opere che sono proiezioni del mondo di Bolla e dei tanti volti del suo essere: pittore, scultore, collezionista, cultore di Wunderkammer, chirurgo oculista, padre, figlio di artisti: Piero Bolla e Silvia Aimone.
"Ha messo tutto sé stesso nella realizzazione di opere e installazioni pensate appositamente per la mostra di Saluzzo - aggiunge il curatore - la sua città natale e dei ricordi di un’infanzia felice, passata coi genitori".
Un percorso nei grandi volumi della manica ottocentesca della Castiglia, tra le iconiche sculture fatte di Swarovski della serie Vanitas e quelle di grandi dimensioni di “Playing cards”, realizzate con carte da gioco, tra quadri di "pigmenti", opere site-specific e inediti, in dialogo con la storia, la religione, la politica, la guerra, il gioco. E, con la Castiglia, che fu carcere fino al 1992.
"I suoi spazi sono i luoghi delle memorie infantili che hanno segnato l’immaginario di Nicola (che abita nel centro storico e da bambino vedeva i carcerati che salutavano dietro le sbarre). Su questo tema: la cella lunga 8 metri ricostruita dentro quelle che erano le ex celle del penitenziario e la porta fatta di sbarre di Swarovski presente nella sala del Golgota".
Vogliono dare risalto alla cella intesa come piccolo teatro della vita del detenuto e, metafora della vita, in cui ciascuno interpreta il proprio ruolo.
Di grande impatto le sue installazioni, da quella del cinema nella sua versione più estesa al Papa sulla sua macchinina giocattolo, alla stanza dedicata all’artista per eccellenza, ovvero Orfeo, riempita di microfoni sempre di Swarovski, simbolo di un secolo: il Novecento vissuto tra grandi discorsi.
Ad alta suggestione il cerchio di terra in cui sono accumulati resti di ossa tempestati di brillanti e il teschio fatto di Swarovski, diventato una icona che l’artista ha realizzato nel 1996 e presentato a New York nel 2007.
“È il memento mori contemporaneo" dell’artista, che da sempre riflette sulla caducità della vita e sul senso dell’esistenza con un linguaggio artistico ironico e a tratti grottesco.
Dietro alle opere, in alcuni casi di ilarità ”scintillante” c’è l’idea di spiritualità di Bolla: si trova nella pratica del silenzio, nella contemplazione e raccoglimento, dentro il proprio mondo immaginario, legato alla cultura e alla storia.
"La mostra – dichiara Angerame – esprime bene uno dei capisaldi della poetica di Bolla, ovvero la costruzione di uno spazio scenografico, un habitat, un contesto in cui far vivere le proprie sculture, realizzate con cristalli e luce riflessa che dematerializzano la scultura classica".
L'esposizione promossa dal Comune di Saluzzo, nell’ambito della rassegna "Start" rientra in un percorso di omaggio agli artisti della città che raccolgono apprezzamenti a livello globale e corre in parallelo al recupero e alla valorizzazione dell’ex Castello dei Marchesi, come ha ricordato il primo cittadino Mauro Calderoni.
Sarà aperta fino al 3 settembre a ingresso libero. Orari: lunedì - giovedì - venerdì - sabato dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18; Domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19.
La 28ª Mostra di Arte Contemporanea
Nel Quartiere (ex caserma in piazza Montebello) fino a domenica 18 è aperta la 28ª Mostra di Arte Contemporanea di Saluzzo, per la seconda volta Powered by Paratissima, a cura di Francesca Canfora. Si sviluppa sul concetto di "Essenziale" nato da una riflessione sull’importanza della natura e dell’ambiente che si visualizza nelle opere di 27 artisti, selezionati dopo una call a cui hanno partecipato circa 200 da tutta Italia, tra giovani e mid-career. Tra i nomi più noti spiccano Elizabeth Aro, Davide Maria Coltro, Luca Grechi e Marzio Zorio.
Orari: sabato dalle ore 15 alle 19, domenica dalle ore 10 alle 19. Ingresso libero
All’interno del Chiostro della Chiesa di San Giovanni è collocata inoltre un’installazione di sculture della giovane lombarda Giulia Fumagalli. Tra le proposte d’arte della mostra il workshop Il Giardino Magico di Stefano Fiorina, che in collaborazione con Maux e le politiche giovanili, nel borgo di Maria Ausiliatrice, ha coinvolto bambini e famiglie saluzzesi nella realizzazione di una grande opera collettiva.
"The field" di Patrick Tuttofuoco
Sempre alla ex caserma Musso, dove resterà collocata, si è accesa “ The field“ l’opera luminosa di Patrick Tuttofuoco, vincitore della 45ª edizione del Premio Matteo Olivero. In linea con la sua poetica anche questa opera, fatta di luci e neon colorati, vuole inventare dialoghi con il pubblico e con lo spazi. "«The field» nasce dal mio desiderio di dare forma estetica e visiva all’energia che già anima Il Quartiere. È una celebrazione del tempo come esperienza di condivisione e scambio con gli altri, un inno alla vita intesa come pratica collettiva", ha dichiarato l’autore che, con il suo intervento site specific, arricchisce il percorso artistico cittadino in cui sono disseminate creazioni di Marinella Senatore, Roberto Pugliese, Veit Laurent Kurz, Santiago Reyes Villaveces e Mark Barrow e Sarah Parke.
The Field contrassegnerà il passaggio sotto l’arco della manica centrale dell’immobile ex Caserma che separa il cortile d’onore dal cortile “arena” dove hanno luogo gli eventi estivi, nel Quartiere, diventato polo socioculturale e giovanile della città.
"Nessun Dorma"
Sempre fino al 18 giugno la Fondazione Garuzzo mantiene esposta nel cortile dell’Apm “Nessun Dorma”, un’installazione prodotta ad hoc, sempre sul tema dell’essenzialità, dagli artisti David Reimondo e Alessandro Sciaraffa, che mette in relazione luce e suono così che il pubblico possa immergersi nella totalità dello spazio, riflettendo sull’ insieme delle sue caratteristiche e peculiarità.
"Nessun Dorma" gioca con gli aspetti immateriali dell’arte, in una continua interazione tra sfera visiva e sonora, trasformando il cortile interno dell’APM, già palcoscenico naturale, in uno spazio d’interazione con il pubblico e con la celebre scuola di Alto perfezionamento musicale saluzzese.
Tutte le informazioni sulle mostre sono sul sito di Start Saluzzo.