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Curiosità | 30 maggio 2023, 14:23

Settant'anni di vocazione: alla Casa della Divina Provvidenza di Dronero i festeggiamenti a Suor Vincenza

All’anagrafe Elisa Pesenti, è nata a Trescore Balneario il 1° ottobre 1929. Da 69 anni si prende cura delle “sue ragazze”: la struttura ospita donne con gravi disabilità cognitive, alcune lì da quando sono bambine

Suor Vincenza, 70 anni di vocazione

Suor Vincenza, 70 anni di vocazione


“Non poteva esserci un canto più giusto di quello rivolto alla Madonna - ha detto con emozione il parroco di Dronero, Don Giovanni Banchio, iniziando la celebrazione -. Maria, madre della Chiesa: è la madre di tutti noi e la madre di quella parte bella della Chiesa che sono le religiose.”

Presso la Casa della Divina Provvidenza ieri, lunedì 29 maggio, è stato un giorno davvero importante: si sono tenuti, infatti, gli importanti festeggiamenti per i 70 anni di vocazione di Suor Vincenza.

All’anagrafe Elisa Pesenti, Suor Vincenza è nata a Trescore Balneario, in provincia di Bergamo, il 1° ottobre 1929. Già all’età di 4 anni sente nascere in lei la fede, in un dialogo intimo e profondo con la Madonna che non si è mai interrotto. “A lei io confido e mi affido sempre” dice Suor Vincenza, minuta e così forte di spirito.

Settanta anni fa la scelta religiosa. Un anno di servizio a Torino, dove si era formata, e poi l’arrivo a Dronero. Da 69 anni si prende cura delle “sue ragazze”: la struttura dronerese, infatti, ospita donne con gravi disabilità cognitive, alcune lì da quando sono bambine. Suor Vincenza per molte di loro è a tutti gli effetti una mamma e ieri, presenti alla cerimonia, sui loro volti si coglieva tutto l’affetto che provano per lei.

Letture, canti di gioia e preghiere: “Io sono qui davanti a te Signore - ha pregato Suor Vincenza - che dico il mio grazie per le Grazie che mi hai dato. Ti chiedo perdono perché delle volte non ho corrisposto bene e ti chiedo di aiutarmi. Hai detto che ci hai scelto per i nostri doni ed io i tuoi doni li ho toccati con mano e con il cuore. Ti dico grazie Signore.”

Anche le altre suore della Casa, in tutto nove con Suor Vincenza, hanno voluto ringraziare, pregando per lei e per le ragazze. Presente alla celebrazione anche il personale.

Al termine, Don Giovanni Banchio ha letto una lettera da Parigi, scritta per Suor Vincenza da Suor Françoise della Casa Madre: “In tutta la sua vita il suo profondo desiderio è stato quello di configurarsi a Cristo ed ora la penso pronta a ridire gioiosamente il suo sì”. Di Suor Vincenza quell’amorevole ed attento prendersi cura degli altri, la sua fede, la dedizione quotidiana e l’impegno.

Per lei, poi, una pergamena con la benedizione di Papa Francesco e, da parte parte di Don Giovanni Banchio due preziosi doni: “Ho pensato di portarle questa stampa - ha detto il parroco - con questo bellissimo crocifisso e di omaggiarla di questo quadretto: raffigurata qui sopra c’è la Madonna della Tenerezza. Ho pensato a lei Suor Vincenza, al suo animo nobile e puro”.

Una bellissima orchidea è stata invece consegnata da parte del personale, con un biglietto: “Carissima Suor Vincenza, la vocazione scelta da lei settant'anni fa ha raggiunto un importante traguardo.

La sua tenacità, la sua perseveranza nel voler prendersi cura degli "ultimi" sono stati e sono tutt'ora un grande esempio per noi. Siamo certe che le ragazze che accudisce quotidianamente continueranno a ricambiarle l'affetto con tanto amore, e che il Signore la accompagnerà per permetterle di continuare il suo cammino contraddistinto da carità, umiltà e dedizione al prossimo.”

La torta, il brindisi tutti insieme e le foto scattate come prezioso ricordo. Il sorriso di Suor Vincenza, colmo di gioia.

Beatrice Condorelli

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