/ Politica

Politica | 31 maggio 2023, 12:05

'Gestazione per altri', Blengino e Depetro: "Dalla destra sessismo mascherato da pietismo"

Gli esponenti di Radicali Cuneo e +Europa definiscono "confusa" la consigliera cuneese Mallone: "Ci stupiamo sia così netta nell'affermare che le gestanti siano solo vittime sfruttate. Sono incapaci di scelte autonome?"

Foto: Pixabay

Foto: Pixabay

Il linguaggio e le parole sono importanti. La Consigliera Noemi Mallone sostiene che il modo più corretto di chiamare la gestazione per altri sia “utero in affitto”, quando invece il termine Gestazione per altri è puramente descrittivo, quindi neutro, e il secondo (da lei scelto) sottende, al contrario, un giudizio morale. Noi preferiamo instaurare un dibattito sulla questione libero da pregiudizi e senza condizionamenti aprioristici”.

Così in una nota Filippo Blengino, Segretario di Radicali Cuneo “G. Donadei”, e Alice Depetro, Presidente di +Europa Granda, in risposta alla lettera aperta divulgata ieri dalla Consigliera di Fratelli d’Italia del capoluogo.

È completamente insensato utilizzare la parola affitto nel contesto della GPA anche perché non vi è alcuna transazione di denaro nelle proposte da noi sostenute. La gravidanza sarebbe a titolo completamente gratuito, la gestante non riceverebbe soldi. Quello di questa destra è sessismo mascherato da vile pietismo: le donne che decidono di sottoporsi a GPA sono consapevoli a cosa vanno incontro, ben informate dal consenso medico-paziente, soprattutto assolutamente in grado di fare scelte autonome sulla propria salute e sul proprio corpo. Ci stupiamo che Mallone, in quanto donna, sia così netta nell’affermare che queste gestanti siano solo vittime sfruttate, senza esitare quindi a ritenerle incapaci di compiere una scelta autonoma. E ci stupiamo ancora di più di come Mallone, in quanto avvocato, possa confondere il tema della trascrizione dei figli delle coppie omogenitoriali, su cui il Consiglio comunale di Cuneo si è espresso a favore recentemente, con quello della GPA e, ancor di più, possa considerare come costituzionalmente accettabile l’introduzione del reato universale sulla GPA. I bambini una volta nati – concludono Blengino e Depetro- , indipendentemente da come siano venuti al mondo, devono essere riconosciuti come figli dei genitori che si sono assunti la responsabilità genitoriale”.

comunicato stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A OTTOBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium